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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il bike sharing chiude: "Hanno perso quelli che rispettano le regole. Hanno vinto gli imbecilli"

Il servizio cesserà definitivamente il 12 febbraio. La lettera aperta di Bicincittà

È disarmante la lunga lettera aperta sul web di Bicincittà, il gestore del servizio di bike sharing attivo a Torino dal 2010 e rilanciato nel 2019, alla vigilia della sua chiusura. Tanta amarezza in quelle righe, per spiegare il motivo della cessazione di un servizio che era partito bene, con le bici che aumentavano, dal centro alla periferia in nome di una città più 'green' e sostenibile, ma che ora è costretto ad arrendersi ai vandali, alla maleducazione, all'inciviltà.

Un aumento spropositato degli episodi di danneggiamento dei mezzi, infatti, ha obbligato i gestori a rinunciare. Solo nel 2022 sono state circa 900 le bici vandalizzate o rubate, senza contare i ripetuti e immotivati danni alle stazioni sparse sul territorio urbano, per il cui rinnovamento erano stati investiti negli ultimi due anni ingenti somme di denaro con l''utopico' obiettivo di avere una città più pulita e a misura d'uomo. 

"Ma, quando hai un esercito d'imbecilli contro, la battaglia è durissima - si legge nella lunga lettera rivolta ai torinesi -. Oggi hanno perso quelli che credono nel bene pubblico e nella condivisione. Hanno perso quelli che pagano le tasse, che comprano il biglietto del bus, che non saltano la fila, quelli che fanno la differenziata, insomma, quelli che rispettano le regole e il prossimo". 

Certo, gli episodi di vandalismo, come sottolineano in molti, erano da mettere in conto. Non viviamo di sicuro in una società dove l'educazione e il rispetto sono i valori principali. Ma siamo un po' tutti sognatori ed era più forte, anche e soprattutto da parte dei gestori di Bicincittà, la speranza di vedere realizzato il sogno della comunità più civile e più educata, dove gli individui vivono in armonia all'insegna della condivisione. Magari anche godendo di un servizio utile e a buon mercato, che alla luce dei fatti, probabilmente non ci meritiamo proprio. 

Niente da fare. Furti e vandalismo nell'ultimo anno sono diventati un problema serio e il sogno si è infranto. "Siamo anche sinceramente dispiaciuti - scrivono ancora - di non aver ricevuto un sufficiente supporto dalle istituzioni locali nel fronteggiare questi attacchi sistematici alle biciclette e alle stazioni".

Inutile dunque combattere contro i mulini a vento. Il servizio chiude definitivamente il 12 febbraio congedandosi dai torinesi e pubblicando anche i video - seppur 'pixellati' perché "ci vergogniamo per loro" - che ritraggono in azione i responsabili di questi danni ignobili contro 'il bene pubblico'.

E anche se l'amarezza è grande, non manca, alla fine, un messaggio di speranza: "Oggi hanno vinto gli imbecilli, ma non ci dobbiamo arrendere, abbiamo tutto il tempo per una rivincita". Giusto, ma davanti a tanto scempio, forse anche Don Chisciotte avrebbe alzato bandiera bianca. 

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