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Nell'era di Onlyfans, Facebook e Instagram davvero ci scandalizziamo per "Miss Lato B"?

In queste ore il presidente della Pro Loco di Bollengo, Paolo Cominetto, è finito crocifisso sui giornali di mezza Italia per via del concorso "Miss Lato B" che avrebbe voluto organizzare per il prossimo 18 giugno, in occasione della festa cittadina "Paella e Miss Sotto le Stelle 2022".

Avrebbe. Perchè sono bastate pochissime condivisioni della locandina per scatenare polemiche a non finire da parte degli utenti social. Invocando, udite udite, persino l'intervento del sindaco Sergio Luigi Ricca.

A tal punto che il buon Cominetto è stato costretto alla retromarcia, con tanto di nuovi volantini: da "Miss Lato B" a "Miss Sorriso". Oltre ad una raffica di scuse e di precisazioni, neanche fosse stato additato di aver organizzato il furto di lingotti d'oro dalla Banca d'Italia. 

I commenti social - strumento dove ognuno può dire di tutto e di più e se ti permetti di criticare quanto detto vieni subissato come minimo da lievi insulti e come massimo da una  “shitstorm” (tempesta di merda via internet, dove per merda si intendono insulti di ogni genere), anche via messenger - sono stati diversi e piuttosto particolari. 

In estrema sintesi, Cominetto è stato additato di essere rimasto "agli anni '70 o '80", di "voler mercificare la donna" e di "non avere idee più intelligenti che non un concorso di questo genere". 

Pensieri e opinioni che possono anche essere condivisibili. Ma ad una sola condizione: che si viva nell'Italia degli anni '40, '50 o '60, dove il bigottismo era una ragione di vita, con il Belpaese ancora fortemente prigioniero di Chiesa e Democrazia Cristiana.

Ma nel 2022, perdonatemi, non è condivisibile. Perché basta aprire i social, come Facebook e Instagram, per trovare foto molto ma molto esplicite. Con "lati B" e "lati A" come se non ci fosse un domani, seppur accompagnati da poesie e aforismi. E, ancora, specie su Instagram, anche piccoli video, più o meno espliciti.

Gli anni del secondo decennio del Duemila. Già, quelli di Onlyfans, il sito web che offre servizi di intrattenimento tramite abbonamento, dove tantissime ragazze si mostrano totalmente nude previa "pecunia". E anche diversi ragazzi eh, lo diciamo per "par condicio", visto che i commenti scandalizzati contro la Pro Loco di Bollengo sono arrivati da uomini e donne.

E per fortuna che la pandemia ci ha evitato ben due "8 marzo", una festa che invece che far riflettere è conosciuta più per quello che capita dalle 20.30 a tarda sera, con bei fusti "oliati e con il pacco in vista", che fanno provare qualche brivido a una miriade di donne. 

Magari quelle stesse donne che si sono scandalizzate per "Miss Lato B" a Bollengo. Dove, con ogni probabilità, la maggior delle potenziali partecipanti non l'avrebbe fatto con velleità di vittoria o di competizione o per diventare oggetto di una platea. Ma per il semplice piacere di passare una serata in allegria. 

Anche perché, è la domanda sorge davvero spontanea: ma per "Miss Sotto le Stelle", "Miss Bollengo" e "Miss Eleganza", le concorrenti avrebbero indossato l'abito monacale o il culo, pardon il "lato B", si sarebbe visto lo stesso? Diventando lo stesso "oggetto dirimente" nell'assegnazione dei vari punteggi? 

Ai posteri l'ardua sentenza...

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