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Giovedì, 25 Aprile 2024
Santa Rita

Farsi ammonire per non saltare il derby: Il difensore del Torino Buongiorno non è un buon esempio per i giovani calciatori

Il gesto antisportivo visto da tutta Italia

Alessandro Buongiorno è un difensore del Torino di 22 anni. Alla sua seconda stagione in A, dove ha già totalizzato complessivamente 19 presenze, è un "ragazzo del Filadelfia", come i tifosi preferiscono chiamare chi è cresciuto calcisticamente parlando nel settore giovanile granata.

Di lui si parla un gran bene. Potenzialmente sarà uno dei titolari del Toro del futuro, soprattutto dopo che Bremer sarà ceduto in estate al "miglior offerente", ovvero alla squadra che per prima metterà sul piatto almeno 35 milioni di euro. 

Eppure di lui, in questi giorni, non si parla per le sue prodezze difensive o per aver segnato un gol. Bensì per un palese gesto antisportivo. Un esempio da non far vedere ai piccoli calciatori che sognano, un domani, di calcare i campi del professionismo. O forse sarebbe meglio dire "da far vedere" affinchè non copino questi gesti. 

Perché al 7' della ripresa, sul risultato di 0-0, Buongiorno sente un fastidio e mister Paro decide di toglierlo per mettere, al suo posto, Pobega. E qui arriva il "colpo di teatro" antisportivo: si toglie la maglia nel chiaro intento di ricevere un cartellino giallo. 

Il motivo? Era in diffida, ovvero ad un passo dalla squalifica, che sarebbe scattata proprio nel caso in cui l'arbitro Rapuano lo avesse ammonito. Il direttore di gara, però, capisce il "trucchetto" e decide di non ammonirlo. A quel punto Buongiorno inizia a chiedere platealmente il cartellino giallo, che non arriva. E così si siede in panchina, arrabbiato. Perché con il Venezia ci sarà e, in caso di giallo nella sfida con i lagunari, salterebbe il derby con la Juve del 18 febbraio 2022.

Il comportamento di Buongiorno è palesemente antisportivo. Ma oggi, martedì 8 febbraio 2022, il giudice sportivo non gli ha comminato alcuna squalifica. Segno che Rapuano non ha riportato il gesto nel rapporto arbitrale, nonostante sia stato visto in presa diretta da tutta Italia grazie a Dazn. 

I tifosi parlano di ingenuità. Ma non può essere declassata a tale per una serie di motivi: Buongiorno non è un titolare del Toro. Contro il Venezia è vero che tornerà Bremer ma è anche vero che potrebbe giocare lui lo stesso per le non buone condizioni fisiche di Djidji, ancora alle prese con la pubalgia. E autoescludersi solo per poter essere tra i convocati del derby, dove non ci sono certezze sul suo potenziale impiego dal primo minuto o a gara in corso, di certo non è il comportamento che chiede un mister come Juric. 

Ed emulare Sergio Ramos - che qualche tempo fa aveva dato il cattivo esempio in una gara di Champions tra Ajax e Real Madrid: prese un giallo per saltare il ritorno ed esserci per il quarto di finale. Quella volta, però, non solo prese due giornate per condotta antisportiva. Ma il suo Real venne eliminato con un perentorio 4-1 al Bernabeu - non è quello che vogliono i tifosi del Toro.

E su questo siamo tutti d'accordo. Si spera.

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