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Salute

L'emodieta, la dieta del gruppo sanguigno fa bene alla salute?  L'Iss risponde

Un falso mito

La dieta del gruppo sanguigno, conosciuta anche come emodieta, è una dieta ritagliata su misura per ciascuno dei quattro gruppi sanguigni 0/A/B/AB, sia Rh positivo che Rh negativo. Secondo la teoria che è alla base di tale dieta, per ciascun gruppo sanguigno gli alimenti sono distinti in benefici, neutri e nocivi. Lo stesso alimento, secondo tale impostazione, potrebbe essere salutare per il gruppo sanguigno A ma dannoso per la salute del gruppo B.

Gli alimenti considerati nocivi, sono da evitare o quantomeno da ridurre, perché accusati di poter provocare danni all'organismo, determinando l’inizio di patologie anche serie. Inoltre, ipotizza che una dieta contenente gli alimenti consigliati possa addirittura guarire alcune malattie che, apparentemente, non c’entrano nulla con l’alimentazione. Questa idea di dieta parte dal presupposto che esista una stretta correlazione tra gruppo sanguigno, cibo e sistema immunitario, sostenendo che i gruppi sanguigni siano nati in seguito all'evoluzione umana dovuta al cambiamento dello stile di vita e dell'alimentazione.

L'Iss smentisce il falso mito

Tutto questo, come dichiara l'Iss, non ha alcuna base scientifica, e nessuno studio condotto a favore della emodieta ha dato risultati che ne dimostrino l’efficacia. La ricerca ha dimostrato che non esiste alcun collegamento tra i diversi regimi alimentari, che possono essere di per sé sani, e i gruppi sanguigni a cui appartengono le persone.

Peraltro, i gruppi sanguigni costituiscono solo 4 dei circa 20 fattori presenti nel sangue che distinguono la popolazione. Uno studio americano, in cui le diete per ciascun gruppo sanguigno venivano distribuite casualmente, senza tener conto del reale profilo ABO dei soggetti, ha mostrato comunque un effetto positivo del regime alimentare sugli indicatori di salute.

Questo perché una sana e corretta alimentazione, controllata nelle quantità, variata e priva di eccessi, ha un effetto benefico e riduce il rischio di malattie cardiovascolari, indipendentemente dal gruppo sanguigno di appartenenza. 

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