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Martedì, 19 Marzo 2024
Alimentazione

Zenzero: tanti benefici, ma può fare davvero male

Attenzione agli effetti collaterali

Zingiber officinale. E' il nome scientifico dell'amatissimo zenzero, commercialmente noto con il nome di ginger. Questa pianta erbacea orginaria dell'Estremo Oriene ma ormai diffusissima in Europa ha molteplice proprietà benefiche

Pensiamo ad esempio alla tisana allo zenzero, un vero toccasana naturale contro tosse, raffreddamento ed influenza. Lo zenzero, inoltre, fa bene alla digestione e favorisce la naturale assimilazione dei cibi.  Ci sono dei casi, però, in cui può anche fare male. Ad esempio, è fortemente scongigliato a coloro che soffrono di colon irritabile

I benefici dello zenzero 

Lo zenzero è una pianta che contiene molta acqua, carboidrati, sali minerali, proteine, moltissime vitamine, in particolare quelle del gruppo B, la vitamine E e la vitamina C.

Ideale contro tosse e mal di gola, possiamo assumerlo magari con un po' di miele, in un decotto caldo. Sotto forma di impacco lenisce dolori muscolari, dopo traumi e strappi. 

Mangiare alcuni pezzetti di zenzero, favorisce la digestione, aiutando l'espulsione delle tossine dall'organismo e la naturale assimilazione dei cibi. Ha ottime proprietà drenanti e brucia grassi che possono essere sfruttate al meglio assumendolo sotto forma di centrifuga o di integratori. 

Zenzero, quando fa male: gli effetti collaterali

Un consiglio sempre valido: mai usarlo con leggerezza. Lo zenzero presenta, infatti, numerose complicazioni. Può provocare nausea, vomito, diarrea ed intossicazioni alimentari anche nelle persone sane. 

Bisogna ricordarsi che la dose giornaliera raccomandata è compresa tra i 10 e i 30 grammi di radice fresca. 

Va prestata grande attenzione anche al modo in cui viene consumata questa pianta. Lo zenzero va sempre sbucciato. Ingerire la buccia, infatti, soprattutto quando non è accuratamente lavata, può causare infezioni o irritazioni digestive.

In sitesi, ecco i principali effetti collatarali causati da un'eccessiva assunzione di zenzero:

  • Reazioni allergiche: chi soffre di allergie o di ipersensibilità alimentare potrebbe manifestare reazioni allergiche allo zenzero, con sintomi che variano dai rush cutanei fino, nei casi più gravi, a difficoltà respiratorie.
  • Coagulazione rallentata: lo zenzero migliora la circolazione del sangue, fluidificandolo: una proprietà pericolosa per tutti coloro che seguono terapie farmacologiche per la coagulazione del sangue, come anticoagulanti orali, antinfiammatori e antiaggreganti piastrinici.
  • Contrazioni uterine: l’uso di questa pianta è sconsigliato alle donne in gravidanza, perché potrebbe causare gravi contrazioni uterine, mentre durante l'allattamento può comportare un sapore troppo forte del latte materno.
  • Gas intestinali ed eruttazioni: chi soffre di colon irritabile deve fare molta attenzione quando assume questa pianta che, favorendo i movimenti intestinali, può provocare diarrea, gonfiore addominale, eccessiva motilità intestinale e stimolare la produzione di gas ed eruttazioni.
  • Bruciore di stomaco: soprattutto se si soffre di gastrite e se assunto a stomaco vuoto lo zenzero può comportare una fortissima acidità di stomaco. Assolutamente sconsigliata, inoltre, l’assunzione insieme al limone a stomaco vuoto.

Soprattutto se assunto in elevate quantità, lo zenzero può inoltre favorire la comparsa di patologie del tratto digestivo come le ulcere.

Lo zenzero inoltre è sconsigliato:

  • alle persone che soffrono di calcoli biliari, dato che stimola i succhi gastrici e il rilascio di bile da parte della cistifellea.
  • a chi soffre di diabete, data la capacità di questa pianta di abbassare i livelli di glicemia del sangue;
  • a chi soffre di emorroidi, dato che aumenta i dolori e lo stato del problema.

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