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Attualità La Loggia / Via Della Chiesa

La Loggia, lo storico viale in preda all'incuria. I cittadini: "Lo ripristiniamo noi"

La lunga strada alberata porta alla magnifica e decadente Villa Carpeneto

I loggesi tengono al loro territorio e si offrono volontariamente per risistemare il lungo viale che porta a Villa Carpeneto. E' la proposta di una cittadina sul gruppo Facebook 'Sei di La Loggia se...": una delle tante esasperata nel vedere, ormai da anni, uno degli angoli più suggestivi del luogo, invaso dalle sterpaglie e dall'incuria.  "Vorrei proporre - scrive Laura Braggion -, se il Comune ritenesse possibile chiedere, e ottenere, dalla proprietà il permesso, di offrirci noi loggesi, volontari, e sono certa saremmo moltissimi, per ripulire tutto il viale e farlo ritornare agli antichi splendori. Per magari poi avere il permesso di accedere con i nostri bambini e i nostri nipotini in un luogo bello, pulito, non pericoloso e in mezzo alla natura!". Un'idea che è piaciuta ai concittadini di Laura - giovani e meno giovani - che a decine hanno risposto positivamente, mettendosi a disposizione per rendere il lungo viale nuovamente vivibile, sicuro e praticabile. 

Riportare il viale agli antichi splendori

Il lungo viale di pioppi è stato fino agli anni 80/90 un luogo molto vissuto dai loggesi per le passeggiate, il tempo libero, ma anche per lo sport. Chi ha frequentato la vicina scuola media Leonardo Da Vinci, negli anni 80, ricorda benissimo proprio al viale, le corse e gli allenamenti durante l'ora di educazione fisica. Da anni ormai però, tutto questo non è possibile. O perlomeno lo è a proprio rischio e pericolo. La pavimentazione non esiste più: il selciato è un tappeto di buche invaso dai rovi. Senza contare le recinzioni sfondate e pericolanti e gli alberi malati rimossi, mai più ripiantati. I loggesi chiedono quindi di riportare questo luogo, che in effetti sarebbe degno di maggiori cure, agli antichi splendori.

Un angolo di storia abbandonato

Un angolo in preda all'abbandono ma che ancora oggi, nonostante tutto, conserva la grande suggestione del fascino storico. Il lungo viale, che a partire dalla fine degli anni 90, ha subìto un lento declino, porta da via della Chiesa alla magnifica e purtroppo decadente Villa Carpeneto (o Villa Conchiglia, ndr) che prende il nome dal territorio su cui è stata edificata, al confine con Vinovo. Si tratta di un gioiello storico indiscusso, di cui si hanno le prime tracce già nel XV secolo come residenza dei Vagnone di Trofarello che passò, attorno alla metà del 1600, alla famiglia di origine savoiarda di Gaspare Graneri della Rocca, il ministro delle finanze della conte sabauda. Proprio lui provvide alle prime ristrutturazioni: una riqualificazione che impose alla villa, e in particolare alla facciata, la sua struttura attuale.

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La Villa visse i suoi ultimi momenti di splendore a partire dal 1939, quando fu venduta al Conte Theo Rossi di Montelera che la restaurò, con grande impegno di pittori, stuccatori e giardinieri, e la abitò, anche dopo la guerra e le incursioni partigiane, fino al 1959. Villa Carpeneto è stata dichiarata Monumento nazionale e nel 2020 si è classificata purtroppo solo al 629° posto in Italia, tra i 'Luoghi del Cuore Fai da non dimenticare'.

Se per questa meraviglia architettonica quindi, poco o nulla si può fare - poichè ormai disabitata e priva di arredi e dagli anni 50 di proprietà di una società svizzera che l'ha messa in vendita, al momento senza alcun riscontro, a 2 milioni e 900mila euro - qualche speranza di recuperare il viale forse ancora c'è. E i loggesi ci contano.   


 


 

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