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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Vanchiglia / Piazza Santa Giulia

Vanchiglia, i residenti chiedono il fondo vittime della movida: "Vogliamo essere rimborsati"

La testimonianza di Mirella Berardino

"Come esiste un fondo per le vittime della strada, il Comune istituisca anche un fondo per le vittime della mala movida", a chiederlo sono alcuni residenti di Vanchiglia che da anni battagliano contro il degrado in cui versa parte del loro quartiere. 

"Noi chiediamo diritto alla salute perché dopo sei anni che non dormiamo ci siamo ammalati", spiega Mirella Berardino del comitato Riprendiamoci Vanchiglia, "La mia camera da letto affaccia su 12 locali. Sono dovuta stare un anno in cura da una psicologa per gestire la rabbia che mi saliva perché non riuscivo a dormire. E poi c'è anche un problema di spese, perché il venerdì e il sabato vado a dormire da un'altra parte".

La donna, che questa mattina è stata audita dalla prima e sesta commissione del consiglio comunale, ha raccontato ai presenti che è stata costretta ad affittarsi una seconda casa per il fine settimana, in modo da non dover subire i danni della mala movida. "Vogliamo un rimborso. Abbiamo avuto delle spese. Io ho una casa che non vale più un tubo; ho dovuto cambiare i vetri e mi è costato 16.000 euro", racconta Mirella Berardino, "Ho dovuto fare mettere un apparecchio nel citofono per silenziarlo la notte perché suonano i campanelli". 

"Abito dal 1982 a Vanchiglia e mi creda se le dico che mi piange il cuore a pensare di andare via", continua la donna che è anche tra i residenti che hanno presentato un esposto contro il Comune come già successo a San Salvario, "La causa sta andando avanti, è stato depositato l'atto di citazione. Andremo avanti fino in fondo se non vedremo risultati. Sono sei anni che faccio tavoli e non ho visto un miglioramento, ma un peggioramento". 

Sulla possibilità di costituire un fondo vittime della mala movida Paolo Chiavarino, assessore al commercio del Comune di Torino, rimane cauto: "Bisogna vedere normativamente se si può fare. Bisogna approfondire. Siamo pronti a farlo. Non vado oltre perché rischierei di dire inesattezze". Sempre Chiavarino ha spiegato che la Città sta studiando come altre realtà - vedi Roma, Pisa, Milano, Bologna - hanno risolto il problema della mala movida per prendere spunti. 
 

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