Covid, scatta il vaccino obbligatorio per il personale scolastico e le forze dell'ordine: cosa rischia chi non lo fa

Scatta oggi, mercoledì 15 dicembre, l'obbligo vaccinale contro il covid-19 per il personale scolastico (non solo docenti), le forze dell'ordine . Queste categorie potranno quindi recarsi al lavoro solo con il Super green pass: pena la sospensione e multe salatissime in caso di controlli. Il rapporto di lavoro verrà conservato, senza ricadute disciplinari, ma chiaramente, per il periodo in cui il lavoratore non sarà in regola, non verrà corrisposto lo stipendio. In Piemonte, dallo scorso 1° dicembre, chi dovrà rispettare l'obbligo vaccinale per motivi lavorativi, ha accesso diretto agli hub (quindi senza obbligo di prenotazione).

L'obbligo per il personale scolastico

Nelle scuole piemontesi ieri è già arrivata la circolare ministeriale che stabilisce i criteri e le indicazioni per il controllo della certificazione verde. Nel dettaglio, le categorie per cui è previsto l'obbligo vaccinale, anche per la dose booster - terza dose - a partire da oggi, il ministero dell'Interno elenca anche il "personale scolastico del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l'infanzia, dei centri provinciali per l'istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore".

Vaccino obbligatorio anche per le forze dell'ordine

Nella circolare di ieri del ministero dell'Interno sull'obbligo vaccinale per le forze dell'ordine -"Comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico" - come previsto dall'ultimo decreto sulle misure anti-Covid varato dal governo, si legge che "l'adempimento dell'obbligo vaccinale comprende il ciclo vaccinale primario e a far data dal 15 dicembre 2021 la somministrazione della successiva dose di richiamo da effettuarsi nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti dalla circolare del Ministero della Salute". L'obbligo riguarda anche gli assenti dal servizio. "Il giorno 15 dicembre - si legge infatti nella circolare - il personale tutto, anche se assente per legittimi motivi, dovrà produrre al responsabile della propria struttura la documentazione attestante l'adempimento dell'obbligo vaccinale".

Se tale documentazione non arriverà, l'amministrazione competente dovrà invitare "senza indugio, l'interessato a produrre entro 5 giorni dalla ricezione dell'invito" la documentazione richiesta. Per chi non si vaccina, non solo è prevista la sospensione del servizio senza alcun compenso, ma anche il ritiro temporaneo della "tessera di riconoscimento, la placca, l'arma in dotazione e le manette".

"La vaccinazione costituisce un requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative", ha detto la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, precisando che un "eventuale inadempimento comporterà l'immediata sospensione dal servizio, senza ricadute disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro". La titolare del Viminale ha sottolineato la possibilità di "un continuo monitoraggio sugli operatori che hanno adempiuto all'obbligo": prima non era consentito per la privacy, "oggi è invece possibile per la necessaria verifica posta in carico dei datori di lavoro. Ci si attende da questo un'ulteriore spinta ad aderire alla campagna da parte degli operatori". Nei vari settori interessati, i dirigenti che hanno il compito di verificare la regolarità delle singoli posizioni sono già in grado di sapere chi è a rischio sospensione.

Multe fino a 1000 euro

E sono previste multe salatissime inoltre, per chi viene scovato al lavoro senza vaccino. "La svolgimento dell'attività lavorativa in violazione dell'obbligo vaccinale - questo è ciò che dice la circolare - è punito con la sanzione del pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500". Ma le sanzioni arriveranno anche a chi non ha effettuato i controlli: tra i 400 e i 1.000 euro.