Università e Politecnico, gli studenti tornano in dad 'almeno' fino al 15 gennaio
Tanti dubbi sulle scuole
Doccia fredda per gli studenti dell'Università di Torino e del Politecnico. Dal 7 e fino ad almeno il 15 di gennaio per l'università e dal 10 al 15 per ciò che riguarda il Poli, a causa dell'impennata dei contagi, l'attività accademica tornerà in dad, ossia in modalità digitale a distanza.
Comunicazione agli studenti
Così riferisce la comunicazione che è arrivata via mail ieri dal Rettorato di via Verdi agli studenti dell'ateneo, che da venerdì saranno costretti a tirare fuori dal cassetto computer e webcam.
"L'evolversi della pandemia da Covid-19 - si legge nella lettera - induce la maggior parte degli atenei a prendere misure per il contenimento dei contagi. Per ciò che concerne la tracciabilità dei contatti e l’ampiezza delle interazioni, l’università e la scuola sono due realtà ben diverse; per questo motivo, benché le scuole prevedano (dove ancora possibile) la prosecuzione delle attività didattiche in presenza, l’Università di Torino opterà per il passaggio a una didattica a distanza almeno fino al 15 gennaio 2022".
Una data dunque che potrebbe essere ancora prorogata vista la situazione sanitaria poco rassicurante:"Al momento è impossibile prevedere quale sarà la situazione dopo tale data - si legge infatti ancora nella comunicazione - ma ogni cambiamento circa le modalità di fruizione delle attività e delle strutture dell’ateneo verrà tempestivamente comunicato alla comunità universitaria”.
Stop a lezioni, esami e lauree in presenza
Quindi lezioni, esami e anche sedute di laurea, laddove previste in questo periodo, si svolgeranno esclusivamente a distanza; le aule studio rimarranno chiuse e le biblioteche accessibili solo con mascherine Ffp2; tirocini e laboratori avranno luogo nel rispetto delle restrizioni anti contagio.
E sui social alcuni studenti sono già sul piede di guerra e annunciano azioni di protesta nei prossimi giorni, mentre altri capiscono la situazione e si adeguano.
Tanti dubbi sulla scuola
Su un binario differente viaggia invece la scuola dell'obbligo. Al momento non è ancora stato stabilito nulla per materne, elementari, medie e superiori. I genitori tengono le dita incrociate, ma nelle prossime ore si dovrebbe saperne di più, anche in base ai colori delle regioni stabiliti dal governo secondo il decorso dell'epidemia.