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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Centro / Via Antonio Bertola

Gli studenti disabili non hanno pace, il servizio ancora non funziona e i genitori scendono in piazza

Disponibilità da parte dei vertici di 5T

Si sono presentati davanti alla sede di 5T di via Bertola ognuno tenendo tra le mani un pacco sopra il quale c'era una fotografia, quella del proprio figlio, e un messaggio per l'ente che è incaricato da quest'anno di gestire il trasporto scolastico per gli studenti con disabilità: "I nostri figli non sono pacchi". Una manifestazione, quella di oggi, martedì 19 ottobre, che è servita anche ad aprire un dialogo. 

I vertici di 5T infatti hanno incontrato i genitori degli alunni con disabilità che ha portato loro un documento utile a mettere in evidenza le problematiche che sono costretti a vivere quotidianamente sul versante del trasporto disabili scolastico. "Abbiamo chiesto conto di tutti i vari disservizi che abbiamo subito fino a oggi", spiega Giovanni Ferrero, Direttore della CPD, "Abbiamo riscontrato che quest'anno che è cambiata la ditta che gestisce il servizio non sta funzionando niente. Sicuramente 5T è all'avanguardia dal punto di vista tecnologico, pensavano di doversi occupare di logistica di pulmini, ma hanno capito che il problema è che ci sono diversità complesse e diverse. Si deve fare un servizio cucito sulla persona e di questo si sono resi conto". 

Venerdì ci sarà un nuovo incontro durante il quale 5T si è impegnata a fornire risposte alle richieste dei genitori che sono principalmente un call center efficiente e una programmazione degli orari ben definita. "Questo incontro è un ulteriore passo che fa seguito alla prima riunione dell’Osservatorio per il funzionamento del servizio di trasporto scolastico per disabili dello scorso 7 ottobre", spiega il Presidente di 5T, Enzo Amich, "Oggi abbiamo aperto un altro canale di dialogo, che si affianca al lavoro di relazione e di ascolto che facciamo quotidianamente nella gestione del servizio. Venerdì ci sarà un nuovo incontro di approfondimento e ci auguriamo che non sia l’unico ma il primo di confronti periodici, come abbiamo proposto". 
 

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