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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Muoversi a Torino: quanto aspetto alla fermata e quanto cammino? In quanto tempo arrivo a destinazione? L’analisi di Moovit

Pubblicato il Global Report 2020 sul trasporto pubblico e la mobilità urbana

Nel corso del 2020 a Torino e provincia, quale impatto ha avuto la pandemia sulle scelte di mobilità delle persone? Quali sono stati i tempi di viaggio e di attesa alla fermata dei mezzi pubblici? Quanto abbiamo impiegato per raggiungere la nostra destinazione?  A queste e altre domande risponde Moovit, società di Intel sviluppatrice dell’app più utilizzata nel mondo dai pendolari e di soluzioni Mobility as a Service per le aziende e le amministrazioni, con i dati del report annuale 2020 sul Trasporto Pubblico e la Mobilità Urbana.

Mediamente il 15% degli utenti italiani nel corso del 2020 ha definitivamente smesso di spostarsi quotidianamente (anche per effetto dello smart working e per le prolungate chiusure delle attività commerciali), il 42% ha diminuito l’utilizzo dei mezzi pubblici, il 35% li ha utilizzati come prima, il 3% li ha utilizzati più di prima e il 6% è passato a un mezzo privato abbandonando quello pubblico.

Alla domanda “Cosa ti incoraggerebbe a utilizzare più spesso i mezzi pubblici?” gli utenti italiani hanno individuato alcune priorità: mediamente nelle città italiane il 48% degli utenti chiede mezzi meno affollati; mediamente nelle città italiane il 25% degli utenti chiede tempi di viaggio inferiori; mediamente nelle città italiane il 27% degli utenti chiede mezzi più sicuri.

Alla domanda “Cosa ti incoraggerebbe a utilizzare più spesso i mezzi pubblici durante la pandemia?”, sono queste le priorità individuate: distanze sociali rispettate alla fermata e a bordo dei mezzi; sanificazione costante dei mezzi; tempi di attesa alla fermata ridotti per evitare assembramenti con passaggi dei mezzi più frequenti; informazioni accurate in tempo reale sul servizio ed eventuali modifiche; presenza di dispenser di gel igienizzante a bordo dei mezzi

I dati sul servizio di trasporto pubblico a Torino e in 8 città italiane

Tra le aree analizzate nel mondo, 9 si trovano in Italia: Roma e il Lazio, Napoli e la Campania, Milano e la Lombardia, Torino e Asti, Venezia, Firenze, Palermo e Trapani, Bologna e Genova e Savona. Il report include gli spostamenti effettuati dagli utenti con autobus urbani ed extraurbani, tram, metropolitane, treni regionali, funicolari e ascensori.

I tempi medi per raggiungere la propria destinazione ogni mattina:

38 minuti – Torino e Asti (-3 minuti rispetto al 2019)
48 minuti - Roma e Lazio (-4 minuti rispetto al 2019)
43 minuti - Milano e Lombardia (nessuna variazione rispetto al 2019)
38 minuti - Napoli e Campania (-8 minuti rispetto al 2019)
37 minuti - Palermo e Trapani (+1 minuto rispetto al 2019)
35 minuti - Firenze (-1 minuto rispetto al 2019)
35 minuti - Venezia (-3 minuti rispetto al 2019)
34 minuti - Bologna e Romagna (-1 minuto rispetto al 2019)
34 minuti - Genova e Savona (+1 minuto rispetto al 2019)

I tempi medi di attesa alla fermata del trasporto pubblico:

12 minuti - Torino e Asti (16% dei viaggi con un tempo di attesa inferiore ai 5 minuti, -1 minuto rispetto al 2019)
24 minuti - Palermo e Trapani (nessuna variazione rispetto al 2019, 7% dei viaggi con un tempo di attesa inferiore ai 5 minuti)
20 minuti - Napoli e Campania (5% dei viaggi con un tempo di attesa inferiore ai 5 minuti, -3 minuti rispetto al 2019)
15 minuti - Roma e Lazio (13% dei viaggi con un tempo di attesa inferiore ai 5 minuti, -1 minuto rispetto al 2019)
10 minuti - Genova e Savona (25% dei viaggi con un tempo di attesa inferiore ai 5 minuti, +1 minuto rispetto al 2019)
9 minuti - Bologna e Romagna (34% dei viaggi con un tempo di attesa inferiore ai 5 minuti, -1 minuto rispetto al 2019)
9 minuti - Firenze (30% dei viaggi con un tempo di attesa inferiore ai 5 minuti, -2 minuti rispetto al 2019)
9 minuti - Milano e Lombardia (32% dei viaggi con un tempo di attesa inferiore ai 5 minuti, nessuna variazione rispetto al 2019)
8 minuti - Venezia (34% dei viaggi con un tempo di attesa inferiore ai 5 minuti, -2 minuti rispetto al 2019)

La distanza media percorsa a piedi durante un viaggio di andata:

616 metri - Torino e Asti (il 16% degli utenti percorre più di 1 chilometro)
803 metri - Venezia (il 26% degli utenti percorre più di 1 chilometro)
677 metri - Firenze (il 18% degli utenti percorre più di 1 chilometro)
670 metri - Milano e Lombardia (il 19% degli utenti percorre più di 1 chilometro)
641 metri - Bologna e Romagna (il 17% degli utenti percorre più di 1 chilometro)
599 metri - Napoli e Campania (il 16% degli utenti percorre più di 1 chilometro)
550 metri - Palermo e Trapani (il 13% degli utenti percorre più di 1 chilometro)
524 metri - Roma e Lazio (l’11% degli utenti percorre più di 1 chilometro)
494 metri - Genova e Savona (il 10% degli utenti percorre più di 1 chilometro)

La distanza media percorsa ogni mattina:

6km - Torino e Asti (l’11% degli utenti percorre oltre 12 chilometri)
7km - Milano e Lombardia (il 15% degli utenti percorre oltre 12 chilometri)
7km - Bologna e Romagna (il 14% degli utenti percorre oltre 12 chilometri)
7km - Venezia (il 13% degli utenti percorre oltre 12 chilometri)
7km - Roma e Lazio (il 14% degli utenti percorre oltre 12 chilometri)
6km - Napoli e Campania (il 10% degli utenti percorre oltre 12 chilometri)
4,5km - Genova e Savona (il 7% degli utenti percorre oltre 12 chilometri)
4km - Firenze (il 6% degli utenti percorre oltre 12 chilometri)
3km - Palermo e Trapani (l’1% degli utenti percorre oltre 12 chilometri)

Monopattini elettrici e servizi in sharing: come sta cambiando la mobilità in Italia

In Italia la percentuale di utenti che non ha mai utilizzato i mezzi di micromobilità in sharing è così ripartita:

82% -Torino e Asti
88% - Palermo e Trapani 
85,5% - Genova e Savona 
85% - Napoli e Campania
84% - Roma e Lazio
81% - Venezia
81% - Milano e Lombardia
78% - Firenze
76% - Bologna e Romagna

In Italia la percentuale di chi utilizza quotidianamente i mezzi di micromobilità in sharing è così ripartita:

2% - Torino e Asti
3% - Venezia
2% - Bologna e Romagna
2% - Palermo e Trapani
1,5% - Roma e Lazio
1% - Firenze
1% - Milano e Lombardia
0,5% - Napoli e Campania
0,3% - Genova e Savona

Il tipo di utilizzo dei mezzi di micromobilità in Italia

L’utilizzo principale dei mezzi di micromobilità da parte degli utenti è per raggiungere in maniera diretta e senza cambi la propria destinazione (55% degli intervistati, +3% rispetto al 2019). Il 45% invece combina l’utilizzo di un mezzo del trasporto pubblico con il noleggio temporaneo di un mezzo di micromobilità.

Le principali motivazioni che incoraggiano la scelta dei mezzi di micromobilità in Italia:

●    Sono più veloci dell’andare a piedi
●    Mi aiutano a raggiungere destinazioni non coperte dal servizio di trasporto pubblico di linea
●    Sono più economici rispetto a un mezzo privato

Le principali motivazioni che scoraggiano la scelta dei mezzi di micromobilità in Italia:

●    Non ci sono piste ciclabili
●    Non sono sicuri
●    Sono troppo costosi nella quotidianità

"Viviamo in un momento storico in cui i dati sono più importanti che mai - afferma Yovav Meydad, Chief Growth and Marketing Officer e vicepresidente di Moovit- . Soprattutto nel mondo della mobilità, i big data possono aiutare le amministrazioni locali, le agenzie della mobilità e le aziende di trasporto pubblico a ottenere informazioni accurate su ciò che gli utenti desiderano per tornare a utilizzare con fiducia i mezzi pubblici al termine della pandemia. Siamo ancora una volta entusiasti nel rendere pubblico il nostro Report Mondiale 2020 di Moovit sul Trasporto Pubblico e la Mobilità Urbana, la fotografia più completa oggi disponibile sulla mobilità urbana in Italia e nel mondo. Un valido strumento a disposizione di tutti gli operatori del settore per migliorare il servizio, renderlo più efficiente e colmare le principali lacune segnalate dai nostri utenti".

 
 

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