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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Barriera di Milano

Un tour geolocalizzato e poetico per Barriera di Milano: cuffie, cellulare e qr code per scoprire il quartiere

Realizzato dall'associazione 'Il menù della poesia'

Far scoprire Barriera di Milano grazie alla poesia e alla tecnologia. È l'obiettivo che si è posta l'associazione 'Il Menù della Poesia' lanciando il progetto 'Tracce di Barriera': un percorso geolocalizzato e poetico alla scoperta di scorci del territorio. 

Dal parco Peccei a corso Sempione, da piazza Bottesini a piazza Rostagni, il percorso tocca alcuni angoli del quartiere ed è stato pensato per offrire una passeggiata sonora ma soprattutto esperienziale nel cuore di Barriera di Milano per rendere più fruibile la cultura e offrire allo spettatore un atto poetico condiviso. Un modo per riappropriarsi degli spazi culturali e urbani dopo due anni di restrizioni e isolamento.

La fruizione dei percorsi avviene tramite l’applicazione “izi.travel”: cuffiette e cellulare in mano, attraverso il sistema di geolocalizzazione il pubblico viene accompagnato di tappa in tappa in un viaggio esperienziale che stimola la percezione attraverso ascolti e visioni.

Il progetto si inserisce nell’ambito del progetto nazionale IDA - Itinerari d’Ascolto: passeggiate da fare a piedi o in bicicletta in città o in natura e che prevedono per ogni tappa l’ascolto di narrazioni realizzate ad hoc, e ha fra i suoi obiettivi la valorizzazione dei quartieri periferici e la ricerca di nuovi linguaggi per entrare in dialogo con lo spettatore.

"Abbiamo selezionato alcuni scorci del quartiere ispirandoci al linguaggio dei poeti che contribuiscono ad alimentarne il tessuto culturale e abbiamo chiesto ad alcuni dei nostri artisti di interpretarne i versi, creando così un gioco di identità stratificate e sguardi differenti rivolti allo stesso luogo", spiegano  Anna Charlotte Barbera e Mauro Bernardi, curatori del progetto e co-fondatori de Il Menù della Poesia. 

"Un corto circuito poetico volto a superare le barriere silenziose che si creano quando le voci rimangono isolate ognuna nel periodo spazio; un progetto pensato per favorire nuove occasioni di dialogo culturale. Una possibilità per lo spettatore che ha voglia di mettersi in ascolto del territorio, di fare esperienza di un atto poetico condiviso".

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