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Torino Pride 2022, l'onda arcobaleno pronta a invadere la città: il percorso del corteo

Appuntamento sabato 18 giugno in corso Principe Eugenio

“Torino Pride 2022 - Queer e ora”. È il grido del Torino Pride che torna sabato 18 giugno con il corteo per le vie del centro di Torino con partenza alle 16.30 da corso Principe Eugenio.

Perché “Queer e ora”? "Perché non è solo questione di diritti, di giustizia, di uguaglianza. È questione di orgoglio per le nostre identità, le nostre non conformità, che ci appartengono e vogliamo scoprire e abbracciare; è questione di rabbia, verso chi tenta di limitarci; è questione di felicità, che non vogliamo più rimandare. È questione di noi. E dovete averci a che fare. Siamo stanchә di avanzare un centimetro per volta, stanchә delle mediazioni al ribasso sui nostri corpi e sulle nostre vite e sulle nostre relazioni, stanchә di dover conquistare spazi sicuri di libertà e condivisione".

Il Coordinamento Torino Pride aderisce alla piattaforma Piemonte VdA Pride, realtà che riunisce i comitati organizzatori dei Pride del territorio Piemontese e anche della Valle d’Aosta. Nel 2022 sono in programma anche i Pride di Asti il 16 luglio 2022, Alessandria il 23 luglio 2022, Aosta il 24 settembre 2022, Biella (data da definire), Cuneo (4 giugno) e Novara il 12 giugno 2022.

Il percorso del corteo di sabato 18 giugno a Torino

Partenza da corso Principe Eugenio: via San Martino, piazza XXVIII Dicembre, via Cernaia, via Pietro Micca, piazza Castello, via Po, piazza Vittorio Veneto.
Arrivo in piazza Vittorio Veneto dove ci sarà un palco dal quale si ascolteranno gli interventi politici delle associazioni.
In corso Principe Eugenio sarà presente un banchetto delle persone volontarie con i gadget e per dare informazioni sulla manifestazione. Lo staff sarà presente anche durante tutta la parata per aiuto e supporto.

percorso Pride-2

Il manifesto del Torino Pride

“50 anni fa, il 5 aprile 1972 un gruppo di militanti interruppe un congresso di sessuologia a Sanremo, contestando le teorie riparative e rivendicando il primo spazio di protagonismo e parola. Anche da noi la prima volta fu rivolta, e nel segno di quella rivoluzione torniamo a essere marea e inondare la città, senza limiti o vergogna, raccontando attraverso i nostri corpi le nostre multiple identità, le nostre stupefacenti eccezionalità. Siamo persone queer, lesbiche, bisessuali, trans e transgender, gay, aromantiche, asessuali, intersessuali, non binarie e molto altro, infiniti siderali di galassie in movimento. Siamo stanchә di avanzare un centimetro per volta, stanchә delle mediazioni al ribasso sui nostri corpi e sulle nostre vite e sulle nostre relazioni, stanchә di dover conquistare spazi sicuri di libertà e condivisione. Per questo scendiamo per le strade al grido di “Queer ed ora!”. Perché non è solo questione di diritti, di giustizia, di uguaglianza. È questione di orgoglio per le nostre identità, le nostre non conformità, che ci appartengono e vogliamo scoprire e abbracciare; è questione di rabbia, verso chi tenta di limitarci; è questione di felicità, che non vogliamo più rimandare. È questione di noi, e dovete averci a che fare”.

 
 

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