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Torino si illumina come Lione: lo spettacolo di opere d'arte e di luce in piazza San Carlo fino all'8 gennaio

Il videomapping accompagnato da musiche suggestive

Torino come Lione. Una tra le più belle piazze di Torino, piazza San Carlo, ospiterà da venerdì 23 dicembre alle 18 e fino all'8 gennaio un video percorso narrativo di circa 70 immagini di opere pittoriche, grafiche e fotografiche, conservate nei musei torinesi, proiettato sulle facciate dei palazzi del lato ovest.

Seguendo un po' le orme della celebre Fête des Lumières che anima la città francese il periodo dell'8 dicembre, si inaugura così la prima edizione di Torino Città Dinamica, un'iniziativa culturale del Comune di Torino realizzata insieme al Sole 24 Ore. Un nuovo evento che colorerà la città, coinvolgendo il visitatore emotivamente nel video racconto d'arte, moderna e contemporanea.

Luci e storia dell'arte

"È un'opera d'arte pubblica che rappresenta simbolicamente una prospettiva che vogliamo dare a questa città - spiega il sindaco Stefano Lo Russo - : continuare a promuovere eventi di qualità che valorizzino il nostro patrimonio storico e architettonico. Un approccio che abbiamo già seguito l'anno scorso con il mapping proiettato sulla facciata di Palazzo Reale e che certamente potenzieremo nei prossimi anni".

Centosedici metri di wallscreen dove si racconta per immagini e musica, la storia artistica di Torino. 

Il videomapping che ha la regia di Karmachina, dura 12 minuti, è composto da un prologo e tre atti e segue idealmente il processo di trasformazione della città di Torino, raccontando per immagini il passaggio della società aristocratica e quella tecnica.

Il tutto con un sound di accompagnamento suggestivo che va dalle musiche ispirate a Rossini, alle melodie del melodramma fino alle sonorità elettroniche e ripetitive di Steve Reich.

Da Graneri a Balla

A essere proiettate, nel salotto barocco fra le architetture di Carlo di Castellamonte, nel prologo, saranno le opere di Giovanni Michele Graneri, pittore di scene di genere, capaci di restituire il clima di un'intera epoca con un sapore vivace di un Settecento popolare e insieme aristocratico.

Nel primo atto sono protagonisti i ritratti della seconda metà dell'800 conservati alla Gam mentre nel secondo in scena ci sono le opere e gli autori del Futurismo, in particolare della stagione torinese degli anni Venti. Il terzo atto conclude l'esperienza multimediale con le figure astratte di Giacomo Balla.

"È un'esperienza multimediale nata per la città e per la piazza - spiega Venicio Bordin di Karmachina - . Grazie all'impegno dei musei abbiamo potuto selezionare tra 200 immagini, individuandone alcune che ci hanno permesso di creare un vero e proprio percorso storico e artistico della città". 

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