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Liceale con disturbi dell’apprendimento bocciato, il Tar sospende la decisione della scuola

Per i giudici le scuola doveva garantire un piano didattico personalizzato

Dal Tar del Piemonte arriva una sentenza destinata a dare un forte scossa al mondo della scuola. Il caso riguarda un liceale discalculico della Valle di Susa per il quale i compiti in classe di matematica, durante l’anno scolastico, avrebbero dovuto essere facilitati come prevede la legge. La vicenda la ripercorre La Repubblica. Il giovane era arrivato a fine scuola con insufficienze in scienze naturali, inglese, latino e matematica ed era in bilico tra ripetere l’anno o essere rimandato.

Il voto dell’insegnante di matematica è risultato decisivo per la bocciatura, ma il Tar è intervenuto sulla decisione della scuola perché, secondo il Tribunale amministrativo, proprio quell’insegnante non ha osservato l’obbligo, introdotto per legge nel 2010, di elaborare per gli studenti con disturbi dell’apprendimento il cosiddetto piano didattico personalizzato. A seguito del pronunciamento del Tar, sul piano personalizzato per la matematica, viene sospesa la bocciatura del liceale inizialmente non ammesso al quarto anno.

Con la decisione del Tar, quindi, l’insufficienza in matematica - spiega ancora il quotidiano - non andrà in pagella se lo studente è discalculico e i suoi compiti in classe durante l’anno non sono stati facilitati come prevede la legge e il professore titolare di quella materia non potrà votare in consiglio di classe sulla bocciatura perché non ha ottemperato all’obbligo di preparare test ad hoc che tengano conto della difficoltà. E se ha già votato, il suo parere non deve essere tenuto in considerazione, mentre il consiglio di classe dovrà riunirsi di nuovo e decidere escludendo il voto di matematica.
 

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