Posti per disabili occupati abusivamente: due “supereroi” attaccano adesivi sulle auto
"L'ignoranza non è una disabilità". L'opera di sensibilizzazione di due genitori
Si sono trasformati in Supereroi, Silvia e Omar Cresci, mamma e papà di Nora, una bimba di 4 anni affetta da una rara mutazione del gene GABRB2. Con mascherina e mantello, i due genitori, che vivono a Chieri, ogni giorno tappezzano di adesivi i veicoli che parcheggiano abusivamente nei posti riservati ai disabili. Un atto di maleducazione che spesso viene compiuto da chi ha fretta e che si nasconde dietro alla classica scusa: "Ma è solo per pochi minuti".
Ma Silvia e Omar sono stufi di dover chiamare i vigili ogni volta che accompagnano la loro bambina a fare le terapie in ospedale e che puntualmente trovano il posto auto riservato a disabili, occupato da vetture guidate da normodotati il cui unico handicap è la maleducazione. Vicino all'ospedale di Chieri ci sono due scuole e sovente la mamma e il papà di Nora sono costretti a discutere con altri genitori che piuttosto di fare dieci metri in più o perdere qualche minuto a cercare parcheggio, lasciano l'auto dove non dovrebbero.
Questi però sono episodi che si verificano un po' ovunque in città: davanti alla farmacia, al supermercato e in varie piazze e vie del centro. Da qui l'iniziativa di Silvia e Omar di attaccare gli adesivi sui parabrezza per "dare una sveglia" ai maleducati e per sensibilizzare la cittadinanza: sono di colore verde e rosa con le scritte "L'ignoranza non è una disabilità" e "La disabilità non mette le quattro frecce". Si possono acquistare sul sito della Onlus Normale Nessunoescluso creata proprio da loro qualche mese fa, per sostenere le persone con disabilità.