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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Siccità in Piemonte, oltre un miliardo di danni alle coltivazioni: la stima di Confagricoltura

Individuati gli interventi per potenziare la rete idrica

La siccità imperversa in Italia e colpisce particolarmente duro in Piemonte. La carenza d'acqua ha già causato danni diretti, nella nostra regione, pari a 1 miliardo e 150 milioni di euro, calcolati sulla produzione agricola di base. Sono i dati forniti da Confagricoltura Piemonte che ieri, mercoledì 29 giugno, ha tenuto a Torino ha tenuto la sua assemblea regionale.

Evitare il tracollo

"Occorrerà prevedere - ha detto il presidente Enrico Allasia - un congruo rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale e interventi di sostegno per le imprese agricole danneggiate per evitare che questa calamità determini il tracollo del sistema produttivo piemontese, con conseguenze dirompenti sulle filiere produttive, in particolare zootecniche. E sul nostro sistema agroalimentare".

Necessaria una strategia 

Allasia ha ricordato come siccità e peste suina africana siano causa delle principali emergenze dell'agricoltura subalpina: "Dobbiamo fronteggiarle con determinazione e impegno corale. Il risultato dipende dalla nostra capacità di progettazione e soprattutto di azione, sapendo che senza acqua e senza una strategia di difesa dalle malattie la nostra agricoltura non potrà sopravvivere".

L'assemblea di Confagricoltura Piemonte è stata chiusa dal presidente nazionale Massimiliano Giansanti che ha chiesto "una food policy a livello globale per tutelare le produzioni di qualità dell'agricoltura italiana" . 

Gli interventi per potenziare la rete idrica

Intanto la Regione Piemonte ha effettuato una ricognizione delle infrastrutture idriche sul territorio e ha stilato un elenco di sei importanti interventi, in alcuni casi già pronti a livello progettuale e che potrebbero beneficiare di deroghe specifiche per una realizzazione immediata, già inviato al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, in modo da poter usufruire delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Il  progetto dell’acquedotto nella Valle dell’Orco (Torino) per l’approvvigionamento idrico a tutto il territorio del Canavese (Smat);

il potenziamento della diga di La Spina nel Comune di Pralormo (Torino);

Il potenziamento dell’approvvigionamento esistente dell'invaso di Pianfei nel Comune di Chiusa di Pesio (Cuneo) e la realizzazione di una condotta di adduzione (Consorzio del Pesio);

il rilascio degli invasi Enel della Valle Gesso nel cuneese (Consorzio irriguo di II grado Valle Gesso);

il miglioramento fondiario del Canale De Ferrari nell’alessandrino (Consorzio irriguo di miglioramento Canale De Ferrari);

il riordino e il potenziamento dei sistemi di approvvigionamento idrico ad uso idropotabile nel novarese e Vco (Acqua Novara Vco).

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