Siccità, concesso al Piemonte lo stato di emergenza: in arrivo dal Governo 7,6 milioni di euro

Il Piemonte è in stato di emergenza a causa della crisi idrica. A deciderlo il consiglio dei ministri che si è tenuto nella giornata di ieri, lunedì 4 luglio. Lo stesso provvedimento è stato adottato anche per altre quattro regioni che sono Lombardia, Veneto,  Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. Lo stato di emergenza permetterà al Piemonte di ottenere le risorse economiche necessarie per risarcire i danni che ha subito il comparto agricolo. Inoltre lo stato di emergenza permette alla Regione di mettere in campo azioni senza vincoli burocratici. 

"Attendevamo questo riconoscimento che siamo stati tra i primi a richiedere", ha spiegato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme agli assessori Gabusi e Marnati, "Lo stato d’emergenza è un passaggio indispensabile per intervenire in modo strutturale sull’emergenza che ci sta colpendo in questi mesi, ma anche per limitare il rischio che una situazione analoga si ripeta in futuro". 

"Siamo soddisfatti che sui primi 36,5 milioni stanziati stasera dal Governo 7,6 arrivino in Piemonte", ha poi continuato, "Serviranno a mettere in campo le opere di somma urgenza per dare respiro alla nostra rete idrica. Ci auguriamo che arrivino al più presto anche le altre risorse per gli interventi strutturali necessari, solo in Piemonte superano i 100 milioni di euro, e che dopo lo stato di emergenza venga riconosciuto anche lo stato di calamità per la nostra agricoltura, che a livello nazionale conta già più di un miliardo di euro di danni". 

"Quello della siccità", ha concluso, "è un tema che richiede ormai una regia e una attenzione nazionale ed europea ed è per questo che abbiamo chiesto e ottenuto che giovedì questa emergenza sia al centro del dibattito della prossima plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo".