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Siccità, in Piemonte dispersione idrica al 33%: "Dobbiamo salvare ogni litro di acqua potabile"

L'assessore regionale Matteo Marnati ha annunciato un piano per sistemare la rete idrica

In Piemonte ogni tre litri di acqua che viene immesso nella rete idrica, uno viene disperso. È quanto è emerso dalla relazione che l'assessore regionale all'ambiente, Matteo Marnati, ha presentato ieri - martedì 26 luglio - in occasione di quello che è stato definito 'un Piano Marshall per l'acqua' che verrà messo in atto a breve dalla Regione Piemonte. 

"Dobbiamo salvare ogni litro di acqua potabile a disposizione, perché le riserve sono finite", ha detto l'assessore, "L'acqua che sta scendendo oggi sui bacini idroelettrici è acqua glaciale, cioè che è dovuta purtroppo allo scioglimento dei ghiacciai per l'innalzamento dello zero termico, quindi non è una bella notizia: arriva acqua, ma stiamo perdendo le riserve. Finora in Piemonte sono stati fatti circa duemila interventi con le autobotti ma ora ci sono tanti turisti, e in alcune aree la situazione sta precipitando".

E non basta la pioggia che è caduta nelle ultime due serate: "Nonostante sia piovuto, la situazione non è affatto rosea", ha spiegato l'assessore, "Ci troviamo nuovamente in affanno sul fronte idrico, e in alcune zone si sta di nuovo facendo la distribuzione dell'acqua con le autobotti. Presto dovremo fare un nuovo conteggio dei danni e formulare una nuova richiesta di risorse al Governo". La dispersione idrica in Piemonte è pari al 33%, a Torino supera il 34% e in alcune zone del torinese arriva al 60%, questo per colpa delle condizioni precarie della stessa rete.

"Più si sale in montagna più le percentuali di dispersione salgono a superare anche il 60%, più scendiamo in pianura e più arriviamo anche sotto il 20%. L'importante è sostituire le tubature dove gli acquedotti hanno oltre 50 anni", ha spiegato Marnati.

"Fra il 2020 e il 2026", ha annunciato Marnati, "sarà fatto sulle reti idriche del Piemonte un investimento totale di 486 milioni, che include tutte le opere che ogni Ato ha chiesto all'interno del Pnrr. Le risorse arriveranno per 165 milioni dallo Stato e per 321 dal cofinanziamento dei cittadini attraverso le tariffe dell'acqua, il cui costo nella nostra Regione uno dei più bassi esistenti. In questo modo le perdite saranno non eliminate ma ridotte al minimo possibile".

Oggi l'assessore regionale incontrerà il ministro Cingolani: "Una delle domande che faremo al ministro è su che fine hanno fatto i decreti che sono stati messi in campo sulla transizione ecologica: non c'è solo quella relativa all'acqua, c'è anche quella sull'idrogeno e quella relativa ai rifiuti. E poi ci sono le tempistiche: entro l'anno devono essere spesi una bella fetta dei fondi a disposizione".
 

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