A Ivrea il "118" è al freddo: il personale sanitario sta in sede con temperature fra 12 e 15 gradi
La denuncia del sindacato Nursind
Freddo polare per il servizio "118" di Ivrea.
Come denuncia il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, la sede di via Torino - di proprietà di un privato - è rimasta al freddo, con temperature tra i 12 e i 15 gradi.
Nei locali - di proprietà di un privato e affittati dalla Croce Blu assegnataria del servizio d'emergenza - il personale 118 dipendente della Città della Salute di Torino e quello volontario è costretto ad attendere i servizi "in condizioni climatiche inaccettabili", spiega il sindacato.
E pur di evitare malanni, il personale ha portato da casa stufette elettriche. Il Nursind ha scritto una lettera all'Azienda Zero: "Non solo in questo periodo il personale sanitario è costretto ad affrontare le difficoltà legate all'aumento del carico di lavoro, ma in attesa, tra un intervento e l'altro, deve farlo al freddo. A oggi nulla è cambiato, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni. È una situazione vergognosa e inaccettabile. In questa condizione non viene garantito quanto previsto in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e pertanto come sindacato, ci rivolgeremo alle autorità competenti", commenta il segretario territoriale, Giuseppe Summa.