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Attualità San Maurizio Canavese

I metalmeccanici del Piemonte incrociano le braccia per quattro ore: "Vogliamo il contratto"

In provincia di Torino il presidio è davanti alla Leonardo, a San Maurizio Canavese

Saranno circa 150.000 i lavoratori metalmeccanici piemonte che oggi, giovedì 5 novembre, incroceranno le braccia. A un anno esatto dalla presentazione della piattaforma per il rinnovo del contratto scaduto da dieci mesi, i lavoratori - la metà torinesi - si fermeranno per quattro ore nell’ambito dello sciopero nazionale indetto da Fim, Fiom e Uilm. I presidi, con manifestazioni e iniziative davanti alle Unioni industriali o alle aziende, saranno in tutte le province della regione. Nella provincia di Torino il presidio sarà a San Maurizio Canavese, davanti alla Leonardo-Aircraft Division, in strada dell'Aeroporto. L'iniziativa è in corso questa mattina, dalle 10, in presenza dei segretari generali di Fim, Fiom e Uilm Torino, Davide Provenzano, Edi Lazzi e Luigi Paone, dei delegati e dei lavoratori delle principali aziende metalmeccaniche del territorio.

La mobilitazione nasce sulla base di diverse rivendicazioni: la difesa dell'occupazione e il rilancio dell'industria metalmeccanica, l'aumento del salario, il miglioramento del welfare, dei diritti e delle tutele, la salute e la sicurezza dei lavoratori, la stabilizzazione dei precari e l'introduzione della clausola sociale nei cambi appalti, il riconoscimento delle competenze professionali, la contrattazione dello smart working e della conciliazione tra tempi di vita e lavoro. Tutte ragioni illustrate online dai responsabili di Fim, Fiom e Uilm Piemonte, Tino Camerano, Giorgio Airaudo e Gianfranco Verdini.

 "I metalmeccanici hanno lavorato in momenti difficili consentendo di non chiudere le fabbriche - ha detto Verdini -. Non siamo interessati a prove di forza, a fare vedere i muscoli. Vogliamo tornare al tavolo, i lavoratori devono avere il contratto".

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