rotate-mobile
Attualità

Educatori degli asili nido e insegnanti della scuola dell'infanzia, sciopero e protesta davanti al municipio di Torino

Contestati, tra le altre cose, le ristrettezze degli organici che impongono un superlavoro e l'aumento delle ore

Sciopero per tutta la giornata di oggi, lunedì 17 aprile 2023, e un partecipato presidio nel pomeriggio davanti al municipio per il personale dei 39 asili nido e delle 61 scuole dell'infanzia di Torino. L'iniziativa, promossa dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Csa e Cub, anticipa di quattro giorni quella nazionale prevista per venerdì 21. Una trentina di scuole sono rimaste chiuse per l'intera giornata. Complessivamente tra educatori dei nidi e insegnanti delle materne si parla di oltre 900 persone interessate. L'adesione è stata di circa il 45% e anche chi è rimasto aperto ha sofferto per la carenza d'organico.

"Dov’è la qualità del servizio - si chiedono i promotori - quando non si premia la professionalità, si chiudono le sezioni, si appaltano i servizi, non si coprono i vuoti in organico di tutte le figure professionali presenti nella divisione educativa (che si sono determinati per via dei pensionamenti e per il forte impatto usurante della professione). E ancora non vengono banditi i concorsi per gli assistenti educativi, le figure economali, i responsabili pedagogici, amministrativi, educatori di asili nido e insegnanti della scuola dell'infanzia. Non si coprono le assenze brevi che si vanno a determinare per malattie o permessi vari. Come se non bastasse, si aumenta l’orario di lavoro per ricoprire figure educative non previste dal contratto. Infine, non si prevede l’economa/o per ogni struttura e il nido lavora con tre educatori anziché quattro. Capiamo le difficoltà economiche che stiamo vivendo, però riteniamo sacrosanto manifestare il nostro disagio lavorativo".

Le ristrettezze di organico portano inevitabilmente a un superlavoro per i colleghi che rimangono in servizio quando gli altri usufruiscono dei loro diritti come ferie e malattia. C'è poi la questione dell'aumento delle ore di lavoro per gli educatori dei nidi, dalle 26 previste da un accordo tra Comune e sindacati del 2006 a 30 come previsto dal contratto collettivo nazionale. Dal punto di vista dell'amministrazione comunale, senza questo è possibile che la Corte dei Conti blocchi nuove assunzioni, mentre secondo i sindacati bisognerebbe trovare comunque una forma di mediazione.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Educatori degli asili nido e insegnanti della scuola dell'infanzia, sciopero e protesta davanti al municipio di Torino

TorinoToday è in caricamento