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San Giovanni 2022, la polemica di Torino Bellissima: "Parola d’ordine penalizzare i commercianti"

Sono state concesse loro solo 72 ore adeguarsi ai divieti

"Festeggiamenti di San Giovanni, parola d’ordine penalizzare i commercianti", a dirlo è il consigliere comunale di Torino Bellissima, Giuseppe Iannò. Lo ha fatto dopo l'emanazione dell'ordinanza del sindaco con la quale si stabilisce la rimozione di dehors, piante e panchine. Un'ordinanza che secondo Iannò arriva fuori tempo massimo. 

"Si tratta di un'ordinanza già criticabile per le ripercussioni economiche sulle centinaia di attività interessate, ma ancor più inconcepibile perché emanata a 72 ore dall'evento", spiega Iannò, "obbligherà i locali del centro di Torino ad un'operazione contro il tempo e alla riduzione della propria attività lavorativa durante il giorno di festa patronale della città".

Disagi che sarebbero stati denunciati dagli stessi commercianti: "In queste ore siamo stati contattati da diversi titolari delle attività di somministrazione del centro di Torino, allarmati per la scarsità di tempo a disposizione per ottemperare all’ordinanza, preoccupati per la necessità di ritrovare spazi in cui depositare i materiali da rimuovere, e legittimamente arrabbiati per la nuova occasione persa per risollevare un settore in forte crisi da tempo". 

Secondo Iannò inoltre è la prima volta che ai locali ubicati al di fuori di piazza Vittorio Veneto o piazza Gran Madre viene imposta un'operazione di questo tipo. "L'ennesimo episodio che dimostra la scarsa attenzione, che la Giunta pone su questo settore, sul quale si spendono sempre belle parole in campagna elettorale ma nei fatti concreti, solo tanti bla bla".

Sul tema si sono pronunciate anche le associaizoni di categoria dei commercianti: "Purtroppo constatiamo che la comune volontà di rafforzare la ripresa della città attraverso gli eventi, si sta configurando non come una grande occasione per il tessuto commerciale ma come un’ansia continua per scoprire all’ultimo giorno, con provvedimenti presi e comunicati i tempi troppo vicini agli eventi, quali settori saranno sottratti alla normale attività lavorativa con ripercussioni sulla qualità del servizio e sull’organizzazione del lavoro e dei dipendenti", scrivono in una nota Epat e Ascom.

"In un’ottica di collaborazione propositiva chiediamo un incontro al Sindaco, al Prefetto e al Questore, per attivare un confronto affinché, per tutti i futuri eventi delle città, le attività commerciali cittadine possano e debbano essere considerate una risorsa, che operando sul campo può contribuire alle decisioni sulle misure di Security e Safety adottate per agevolare lo svolgersi degli eventi e collaborare quindi a quel rilancio voluto e necessario che tutti auspichiamo", concludono nella nota.

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