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Torino, il Salone del Libro chiede chiarimenti al Governo sulla ripartenza delle fiere

L'edizione 2021 della kermesse letteraria è in programma a ottobre

Il Salone Internazionale del Libro di Torino nel 2021 è stato spostato a ottobre, ma con la situazione sanitaria che fatica a migliorare, corre indubbiamente dei rischi. Quindi, il gruppo di lavoro della kermesse letteraria si associa all'appello lanciato dal Salone del Mobile di Milano per chiedere che nel prossimo decreto post festività pasquali, quello del 6 aprile, venga fatta luce in merito alla possibilità di far ripartire le fiere. 

Lo staff della fiera, che quest'anno - dopo un anno di stop per via della pandemia - celebrerebbe la sua XXXIII edizione, sta lavorando a tutto tondo per poter presentare a Torino, dal 14 al 18 ottobre, l’offerta editoriale italiana, tornando dunque a essere l’importante occasione di incontro e di scambio che la manifestazione rappresenta.

Ma tutto il lavoro che c'è in questi mesi dietro alle quinte rischia di essere buttato al vento: nel decreto in vigore infatti, non è consentita l’organizzazione di eventi fieristici neanche in zona bianca. Tuttavia, il Salone ritiene che sia ormai necessario, compatibilmente con l’andamento dell’epidemia e garantendo sempre la massima tutela della salute pubblica, pianificare una ripartenza. Considerando anche che la campagna vaccinale sul territorio ha ormai preso piede e che il prossimo autunno buona parte degli italiani saranno immuni al virus. 

"Gli eventi della stagione autunnale - si legge nella nota del Salone - hanno bisogno più che mai di condizioni chiare per permettere un’organizzazione ottimale, e vanno messi in sicurezza sin da subito. Per queste ragioni, il Salone Internazionale del Libro si schiera a fianco del Salone del Mobile di Milano in questo appello alle autorità competenti".

 
 

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