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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nei musei di Torino la guida è un robot: al via la sperimentazione a Palazzo Madama e Gam

Grazie alla tecnologia 5G

Alla Gam e a Palazzo Madama, la guida è un robot. In via sperimentale si intende, ma il futuro ormai è già qui. Nell’ambito del progetto finanziato dall’Unione Europea 5G-Tours “5G smarT mObility, media and e-health for toURists and citizenS”, Città di Torino, Ericsson, Tim, Fondazione Torino Musei e Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, con il contributo dei partner internazionali Atos e Samsung, mettono a disposizione del pubblico un robot umanoide in grado di interagire e al quale è possibile porre domande. 

Il robot - R1, 1 metro e 25 di altezza e dal peso di 50 kg -, a disposizione del pubblico, può descrivere le opere e rispondere alle domande relative al periodo storico e all'autore. Lo hanno sperimentato ieri, mercoledì 25 giugno, i visitatori dei musei, chiamati anche a risolvere un puzzle, riposizionando i dipinti nelle proprie cornici, tramite i visori Meta Quest e gli studenti della scuola Bernardino Drovetti connessi da remoto, che hanno manovrato direttamente dai banchi di scuola il Minirobot Double 3, nelle sale delle collezioni del 900 a Palazzo Madama. 

Un lavoro che è iniziato tre anni fa. Grazie a tali soluzioni, sottolineano i due musei con tutti gli enti coinvolti, "Palazzo Madama e Gam rappresentano oggi un unicum tecnologico a livello italiano e un raro esempio a livello europeo di edifici museali completamente coperti dal 5G". 

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