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Giovedì, 7 Dicembre 2023
Attualità San Donato / Via Savigliano

Si lavora nell'ex scalo ferroviario: cittadini e Circoscrizione 4 chiedono l'abbattimento del covo dei pusher

Il cantiere è operativo: rovi e rifiuti sono stati rimossi e si sta procedendo all'asfaltatura

Dopo tanti anni di abbandono, l'ex scalo ferroviario situato in Basso San Donato, tra corso Principe Oddone e via Savigliano, sommerso da una foresta di sterpaglie cresciute in maniera incontrollata, potrebbe iniziare a vedere la luce. Da qualche settimana infatti i residenti in zona hanno notato innanzitutto l'eliminazione dalla grande area, di proprietà di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), dei rovi e dei rifiuti accumulati negli anni.

E al momento il cantiere è aperto e operativo al 100%: ruspe, macchinari e personale tecnico stanno procedendo in maniera anche piuttosto spedita, allo spianamento e all'asfaltatura del grande spazio, finalmente ripulito dall'incuria. Si nota infatti, all'interno del piazzale, un grande cumulo di catrame pronto all'uso che presumibilmente verrà utilizzato per rifare il fondo e ridare un aspetto ordinato all'intera superficie.

ex scalo ferroviario savigliano 3-2

I residenti: "Via i malviventi da qui"

Non è ancora dato sapere cosa ne sarà dei due edifici - uno più quadrato e più recente e un capannone allungato in stato di conservazione peggiore - che dominano la destra dell'area, segnalati anche come covo di disperati e drogati e come riparo per diverse colonie di gatti. La Circoscrizione 4 e i cittadini da tempo chiedono l'abbattimento delle due strutture in maniera tale che non vi sia più la possibilità, per i malviventi, di rifugiarsi al loro interno. Vero è che già anni fa Rfi aveva provveduto a sigillare gli ingressi proprio per impedire lo stallo di gente poco raccomandabile. Di fatto però, come ci si può immaginare, i pusher non si sono fatti scoraggiare da porte e finestre chiuse e sono riusciti nel tempo ad aprirsi un varco per potersi nascondere, soprattutto nelle ore notturne. 

ex scalo ferroviario savigliano 2-2-2

Al momento tra l'altro - come sottolinea il presidente Claudio Cerrato "non sono previste e neppure autorizzate realizzazioni di altri edifici al loro posto. Sono anni che chiediamo l'abbattimento del capannone: spero sia la volta buona". Sebbene la Soprintendenza ai Beni culturali abbia tolto qualunque vincolo già due anni fa, non è stato richiesto al momento nessun permesso per costruire.   

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