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Fuga prima di Natale, prezzi alle stelle per aerei e treni: il Codacons presenta un esposto all'Antitrust

Ma Trenitalia replica: "Nessun rincaro"

Dal 21 dicembre ci sarà il blocco degli spostamenti tra regioni ed è corsa ai biglietti per aerei e treni. Ma il Codacons oggi presenterà un esposto all'Antitrust: i prezzi dei ticket di viaggio, a ridosso delle festività natalizie, sono infatti schizzati alle stelle. I voli dal Nord al Sud Italia per le date del 19 e 20 dicembre hanno subito sensibili rincari subito dopo il varo dell'ultimo Dpcm:

"Il costo dei biglietti è mediamente triplicato per molte compagnie aeree - dicono dal Codacons -, rendendo particolarmente gravoso per i cittadini spostarsi in aereo. Alla base dei rincari, tuttavia, non vi sarebbe solo la maggiore domanda da parte degli utenti, ma una strategia precisa adottata dai vettori, i quali metterebbero in vendita solo i posti più costosi, eliminando quelli scontati o più convenienti".

Prezzi da capogiro

Alle stelle anche le tariffe ferroviarie, con i treni che, come noto, viaggiano a capienza ridotta a causa del Covid: da Torino, per raggiungere Reggio Calabria, si spendono il 20 dicembre fino a 211,50 euro. Una situazione che porta il Codacons a presentare oggi, lunedì 7 dicembre, un esposto all’Antitrust chiedendo di aprire un formale procedimento sui rincari dei biglietti aerei e ferroviari, alla luce della possibile fattispecie di pratica commerciale scorretta.

“Il nostro timore - commenta il presidente Carlo Rienzi - è che i prezzi dei biglietti siano aumentati non solo per effetto della maggiore domanda, ma come conseguenza di una pratica speculativa che approfitta dello stato di necessità di quei cittadini che, prima del 21 dicembre, devono tornare nel proprio comune di residenza per trascorrere le festività in famiglia”.

La replica di Trenitalia

Ma Trenitalia non accetta le accuse e replica:

"I prezzi dei biglietti ferroviari di Trenitalia, per viaggiare sugli Intercity e sulle Frecce durante il periodo natalizio - si legge sulla nota - , non sono rincarati né è prevista alcuna loro variazione. Il listino con i prezzi base è immutato da oltre un anno: non ci sono stati aumenti né sono in programma, contrariamente a quanto invece riferito da un’associazione dei consumatori. Trenitalia, dai primi giorni della pandemia, ha sempre assicurato il diritto alla mobilità unito a quello alla salute, ha ridotto i posti acquistabili a bordo al 50%, conformemente alle norme di profilassi stabilite, senza apportare alcuna modifica al proprio listino. Garantendo anzi la gratuità, in accordo con la Protezione Civile, a molto medici, infermieri e volontari impegnati in prima linea nella lotta contro il covid-19"

"Sappiamo bene che Trenitalia non ha modificato il proprio listino - commentano da Codacons -, ma analizzando le tariffe in vigore si scopre che per affrontare spostamenti in treno il 20 dicembre si spendono cifre non indifferenti. Per andare da Milano a Salerno si arriva a spendere oltre 152 euro; 183,45 euro per raggiungere Bari partendo da Torino; 198,30 euro per andare da Milano a Reggio Calabria e addirittura 211,50 euro da Torino a Reggio Calabria. L’azienda deve dire se su queste tratte, per la data del 20 dicembre, sono ancora in vigore gli stessi sconti e le stesse promozioni offerte da Trenitalia ai viaggiatori nel periodo pre-covid - conclude il Codacons -, perché una eventuale eliminazione dei biglietti scontati o comunque più convenienti legata alla ridotta capienza dei treni, configurerebbe di fatto un aumento delle tariffe ferroviarie. Su tale aspetto attendiamo chiarimenti da Trenitalia". 

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