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Rientro a scuola in Piemonte, la Regione pensa a tamponi e trasporti: il piano pronto entro due giorni

Magliano (Moderati): "Ritardo clamoroso: mancano ancora le misure per la riapertura"

Il 7 gennaio sarà il giorno tanto atteso, soprattutto dai genitori, del ritorno a scuola degli studenti. La Regione Piemonte sta definendo in queste ore il Piano Scuola, concentrandosi sul lato sanitario e su quello più complicato dei trasporti. Un documento che verrà presentato presumibilmente entro un paio di giorni. Secondo l'assessore con delega ai laboratori, Matteo Marnati, "il Piemonte è pronto a effettuare fino a 10mila tamponi, antigenici e rapidi, al giorno sulla popolazione scolastica". Sul territorio sono infatti attualmente presenti e attivi 80 hot spot.

Il problema dei trasporti

Il problema però restano i trasporti: secondo l'ordinanza del ministro alla Salute, Roberto Speranza, infatti è confermata la linea sul graduale rientro a scuola per gli studenti delle scuole superiori, con una presenza massima al 50% dal 7 al 15 gennaio. La restante parte dell'attività sarà erogata tramite la didattica digitale integrata. Dunque saranno i prefetti a decidere in merito agli orari di ingresso e uscita, in accordo con i vari istituti scolastici, mentre si organizzano i mezzi pubblici.    

Si pensa a ingressi ed uscite scaglionati, in un “range” orario massimo di due ore in entrata - ad esempio 8.00-10.00 - e in uscita - 13.00-15.00 -, nelle aree metropolitane a maggiore complessità e comunque laddove si rilevi l’insostenibilità del trasporto pubblico per l'accompagnamento della popolazione studentesca, sulla zona di riferimento.

Magliano: "Clamoroso ritardo"

Ma a livello politico c'è maretta. Silvio Magliano, consigliere dei Moderati in Regione, tuona: "Settimane sprecate senza che si siano pensate, né tanto meno comunicate, misure chiare per la riapertura: assurdo. Domani (oggi, ndr) si discute in Consiglio Regionale il mio Question Time sull'ipotesi di prolungamento fino all'estate del calendario scolastico".
Il Ministero sta infatti valutando la possibilità di posticipare la fine dell’anno scolastico 2020-21 e quindi la Giunta regionale potrebbe decidere di prolungare le lezioni oltre l'11 giugno - termine previsto dal calendario scolastico regionale per le Primarie e Secondarie di primo e secondo grado -, fino all'estate. Il Presidente Cirio ha recentemente espresso a mezzo stampa l'intenzione di "recuperare a partire dalla primavera i giorni persi".

"Ancora una volta, questa Giunta Regionale lascia gli alunni, gli insegnanti e le famiglie piemontesi senza uno straccio di indicazione: a dieci giorni dalla ripresa delle lezioni, nulla ci è dato sapere su modalità e misure. Settimane e settimane lasciate passare senza pianificare un futuro ormai prossimo, imminente. Mi auguro che la Regione - prosegue Magliano - si esprima quanto prima sulle modalità di rientro a scuola. Quanto alle ipotesi di rimodulazione del calendario, spero che la Giunta sappia e voglia fare chiarezza. Settimane, mesi di didattica a distanza stanno creando danni ai ragazzi, provocando i primi segnali di difficoltà psicologica. Faticano anche le famiglie". 
 

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