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Ex acciaierie Mandelli a Collegno, inizia la trasformazione dell’area industriale dismessa: gli interventi

"Il progetto rappresenta un nuovo modello di pensare la Città", dice il Sindaco Francesco Casciano

Dopo il via libera in consiglio comunale nel novembre 2020, venerdì 3 novembre la Giunta Comunale ha approvato in via definitiva il piano esecutivo della variante urbanistica dell’area delle ex Acciaierie Mandelli (area di circa 43mila mq abbandonata a partire dal 1996). Dopo questo atto, dalla prossima settimana, le società proprietarie dei terreni potranno richiedere il permesso di costruire dando vita ad una riqualificazione storica per la Città di Collegno, dopo decenni dalla dismissione industriale del sito.

"Il progetto rappresenta un nuovo modello di pensare la Città - ha detto il Sindaco Francesco Casciano -. Recuperare e bonificare il suolo compromesso e renderlo in gran parte permeabile e ad alta efficienza ecosistemica rappresenta, per la realtà italiana, una rigenerazione storica. Infatti nel nostro Paese non ci sono leggi, incentivi o disincentivi, che inducano a recuperare aree industriali provocando uno smodato e dannoso ‘Consumo di Suolo’ giunto ormai a 2,4 metri quadri al secondo di terreni impermeabilizzati. Collegno ha dovuto puntare quindi su un investimento di per sé economicamente vantaggioso, sostenuto quindi dalla vicinanza della nuova fermata della Metropolitana Certosa e dalla Stazione Ferroviaria, unito al fatto di essere la prima città non capoluogo del Piemonte per qualità ed efficienza dei servizi. Qui nascerà un quartiere innovativo, praticamente senza auto, con caratteristiche urbane, ambientali e di vivibilità uniche, superconnesso con Torino e la Valle di Susa e a pochi metri dallo stupendo Central Park collegnese, il Parco Dalla Chiesa e dal Parco della Dora”.

Le caratteristiche principali dell’intervento enunciate dal Comune: 16mila mq di suolo recuperato; 408 nuovi alberi piantati; 618 nuovi parcheggi tra pubblici e pertinenziali; 3 chilometri di piste ciclabili in quartiere che internamente è completamente pedonale;
alloggi in affitto agevolato per circa 170 persone; quasi l’80% delle aree interessate dalla variante urbanistica che diventano spazi verdi e pubblici a disposizione della Città. "L'amministrazione comunale collegnese per sostenere la riqualificazione urbana di questi siti potenzialmente problematici ha costruito e dato gambe nel primo mandato Casciano, al programma di rigenerazione urbana, Collegno Rigenera. Questo programma, oltre all’area Mandelli, ha compreso altre 20 zone della Città, di cui 2 sono già in fase di realizzazione - con varianti urbanistiche già completate e permessi a costruire già rilasciati - e altre 3 Varianti Urbanistiche imbastite con degli operatori interessati ad intervenire. Le trasformazioni urbanistiche e ancor più quelle che prevedono il recupero di aree, scontano un lunghissimo iter burocratico e molte difficoltà che rendono infiniti i tempi di realizzazione, a questo punto diventa indifferibile il cambio di normativa nazionale per evitare l'abbandono degli edifici dismessi e il continuo uso di suolo libero", spiegano dal Comune.

Previsti una cinquantina di alloggi in edilizia sociale

Soddisfatto l’assessore alla Pianificazione territoriale Matteo Cavallone: "Collegno mette al centro l’aspetto sociale dell’urbanistica e la realizzazione di quello che dovrebbe essere un diritto di tutti, ma che troppo spesso non si riesce a realizzare a pieno: il diritto alla casa. Per questo, come da indicazioni del Consiglio Comunale e delle due forze di maggioranza, Partito Democratico e Collegno Bene Comune, sono previsti una cinquantina di alloggi in edilizia sociale con affitti agevolati per le categorie in difficoltà economica come giovani coppie, anziani con pensioni basse, famiglie con disabili, madri e padri single. Questa forma di social housing è la risposta migliore all’aumento costante di richieste di case a prezzi modici per far fronte alle difficoltà di chi, a causa della precarizzazione del lavoro e delle crescenti difficoltà a poter pianificare a lungo tempo la propria vita dal punto di vista economico, fa fatica a trovare la propria indipendenza ed autonomia nell’edilizia libera sul mercato".

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