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Sabato, 20 Aprile 2024
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Differenziata, entro fine 2022 estesa in tutta Torino: al momento 100.000 abitanti non sono serviti

Caso tessere, Amiat ha spiegato che tutti possono averla tranne chi è abusivo

Sono centomila i torinesi che al momento non vengono ancora raggiunti dalla raccolta differenziata porta a porta. Vivono in centro e a Barriera di Milano, ma i funzionari di Amiat stanno studiando quali siano le possibili soluzioni per estendere il servizio anche a loro. L'obiettivo, ha spiegato il presidente di Amiat, Christian Aimaro, è quello di estendere la raccolta differenziata porta a porta a tutta la città entro il 2022.

A rendere al momento difficoltoso l'arrivo della raccolta differenziata porta a porta in centro è prima di tutto la logistica: viabilità e carenza di spazi espositivi. In alcuni punti del centro per esempio sarebbe impossibile per Amiat circolare con i mezzi per la raccolta ed è per questo che l'azienda sta pensando a sistemi di raccolta misti alternando i due sistemi che oggi sono presenti in città: la raccolta porta a porta e le eco-isole. 

A Barriera di Milano invece Amiat riproporrà il modello delle eco-isole. Per farlo si dovrà avviare anche una campagna di comunicazione sul territorio per informare la popolazione, ma anche per raggiungere chi vive 'abusivamente', come per esempio chi abita in appartamenti pagando l'affitto in nero. Nei quartieri dove è stata attivata la raccolta differenziata Amiat ha potuto individuare ben 1.500 persone che fino a quel giorno non avevano mai pagato la Tari. 

"Una delle attività che abbiamo messo in piedi è legata alla lotta all'evasione", spiega Gianluca Riu di Amiat, "Nei quartieri che abbiamo attivato con la tessera abbiamo stampato più di 1.500 tessere di persone che non facevano parte dell'anagrafica Tari. Queste 1.500 utenze fino al giorno prima non esistevano. Grazie alla raccolta differenziata si sono presentati agli sportelli per richiedere la tessera". 

"È un problema del quale ci siamo occupati in passato. Si tratta di un problema, ma non è un problema che può essere imputato ad Amiat o alla Città. Si deve intervenire invece in quei casi dove non si riesce a fornire la tessera perché magari manca qualche dato agli uffici", ha spiegato l'assessora alla Transizione ecologica, Chiara Foglietta.

 Altro problema è quello legato a chi non ha la cittadinanza. Questione che è stata già affrontata a San Salvario dove il modello delle eco-isole è già in funzione e dove Amiat ha avviato una collaborazione con l'associazione Asai: "Una fetta di popolazione che fatichiamo a raggiungere con le tessere sono coloro che non hanno ancora la cittadinanza e per loro stiamo sperimentando una possibilità. Tramite questa associazione abbiamo ideato la 'tessera di benvenuto' che è anonima e con una validità di sei mesi che viene distribuita a queste persone che sono ancora in attesa di entrare nella regolarità. In questo modo possono accedere ai contenitori". 

Ma come sta procedendo la raccolta differenziata a Torino? Nei quartieri dove la raccolta è fatta porta a porta la percentuale di differenziata si aggira intorno al 60%, mentre nei quartieri dove sono presenti le eco-isole il dato della differenziata è abbondantemente oltre il 60%. Nella zona di corso Traiano la percentuale sfiora il 70%, mentre in zona San Secondo la percentuale si attesta al 65%. 

L'obiettivo, ha spiegato il presidente di Amiat, Christian Aimaro, è quello di estendere la raccolta differenziata a tutta la città entro il 2022: "Nei quartieri dove andiamo a cambiare il modello di raccolta abbiamo un balzo in avanti nel dato della raccolta differenziata. Tendenzialmente passiamo dal 30% dove abbiamo la raccolta stradale che raddoppiamo dove applichiamo il modello di raccolta differenziata". 

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