Lo smog soffoca le scuole di Torino. È la triste realtà che emerge dai risultati della campagna 'Che aria tira' del comitato Torino Respira. L'analisi sulla qualità dell'aria intorno alle scuole è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo. 

È stata monitorata la qualità dell'aria attorno a 150 scuole torinesi grazie all'installazione di 150 provette che hanno rilevato la presenza di biossido di azoto. Sono state monitorate le scuole elementari e quelle superiori, in modo da sensibilizzare sia i genitori dei bambini più piccoli, sia quelli che vengono definiti nuovi adulti. 

Nel 99% dei casi i valori hanno superato quelli indicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità quali nocivi sulla salute (10 µg/m3) e nel 12,5% dei casi ha superato il limite di legge che è stabilito in 40µg/m3. Tra le 10 scuole con i valori più alti si trovano cinque scuole dell’infanzia - De Panis, Danilo Dolci, Marc Chagall Alda Merini e Millefonti -, quattro scuole secondarie - Umberto I, D. Birago, G. Peano e V, Alfieri - e una scuola elementare, la Parini. 

Quali sono le azioni da mettere in campo per tentare di ridurre il danno? A rispondere è Roberto Mezzalama del comitato Torino Respira: "Una prima azione da fare è limitare la velocità intorno alle scuole; bisognerebbe creare delle aree pedonali intorno alle scuole; bisognerebbe favorire il trasporto pubblico intorno alle scuole. Nei Comuni piccoli c'è lo scuolabus e questo dovrebbe essere fatto anche in città. I genitori devono prendere coscienza del fatto che a ogni bambino non può corrispondere una macchina". 

Insomma a creare maggior inquinamento sarebbero proprio i genitori che con le loro automobili spesso portano i bambini fin davanti all'ingresso delle scuole, quando potrebbero immaginare modelli alternativi o collettivi di trasporto.