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Il Comune dà una mano a commercianti e ristoratori: verso la proroga dei dehors

Aiuti con la Tari per alberghi e settore turistico

Prorogare il piano straordinario di occupazione del suolo pubblico per il rilancio della città. E' la proposta della Giunta di Torino, in primis dell'assessore al Commercio Alberto Sacco, al Consiglio comunale, visto il peggioramento della situazione sanitaria e le nuove restrizioni alle attività commerciali imposte dall'ultimo decreto governativo. 

Lo scorso maggio, per far fronte alla necessità che la ripresa delle attività avvenisse nel modo più semplice e veloce possibile, l’Amministrazione aveva deciso di offrire, in via straordinaria e temporanea, in deroga alla normativa vigente, la possibilità per i titolari di attività economiche e di esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e di bevande di ampliare la superficie destinata alla clientela. Usufruire cioè dello spazio pubblico, in modo tale da evitare che la necessità del mantenimento delle misure di distanziamento sociale si ripercuotesse sul volume di affari, minando la sostenibilità economica delle aziende con la massima semplificazione procedurale. Il tutto gratuitamente. 

La proroga

L’occupazione straordinaria del suolo pubblico, in base alla precedente delibera, sarebbe consentita sino al 30 novembre 2020 ma, poiché tale forma di intervento, straordinario e sperimentale, è stato di grande sostegno all’economia della città in questa situazione di emergenza sanitaria ed economica e sociale, l’esecutivo di Palazzo Civico ha deciso di prorogare il termine del 30 novembre fino al 30 aprile, per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e fino al 6 gennaio per i negozi, non appena potranno riaprire. In modo tale da consentire la possibilità di utilizzare tali spazi per esporre addobbi natalizi, permettere l’attesa ai clienti e l’eventuale confezionamento delle merci acquistate. Commercianti e ristoratori potranno richiedere i loro spazi inviando semplicemente una mail. 

E poi ci sarà un aiuto, da parte del Comune, al settore turistico alberghiero e a quello di ristorazione, con i contributi - 3 milioni di euro che si aggiungono ai 9 già stanziati - sulla Tari. "Si tratta di due delibere - ha detto l'assessore Sacco - importanti per il futuro delle attività commerciali della città". "Sappiamo che - ha aggiunto la sindaca Chiara Appendino -, purtroppo, molte attività sono chiuse. Nonostante ciò, il nostro lavoro per tutelare quanto più possibile quella che è una colonna portante del nostro territorio, va avanti". 

L’atto passerà in Consiglio comunale per l’approvazione.
 

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