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Venerdì, 26 Aprile 2024
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In Piemonte è emergenza api, sparito un vasetto di miele su quattro: nel 2021 produzione in calo del 25%

L'allarme di Coldiretti

Addio a un vasetto di miele su quattro: nel 2021 a causa del clima impazzito la produzione è crollata del 25%. La denuncia arriva da Coldiretti che lancia l'allarme api in Piemonte. Una brutta notizia per tutti. 

Non ci sono più le mezze stagioni direbbe qualcuno, ma la realtà è che i cambiamenti climatici stanno creando un vero e proprio sconquasso nel mondo che ci circonda. L'inverno bollente, il gelo in primavera, l'estate torrida, la siccità e i violenti acquazzoni hanno distrutto le fioriture in Piemonte creando così gravissimi problemi agli alveari. 

Le api infatti non hanno avuto la possibilità di raccogliere il nettare in modo adeguato. In particolare, a farne le spese è il miele d’Acacia, ma in primavera sono gelate anche le piante di ciliegio in piena fioritura, il tarassaco, il tiglio e il castagno in fase di germogliamento. La conseguenza? Un vasetto di miele su quattro nel 2021 sparirà. Questo è quanto è emerso dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati della banca dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).

"Le difficoltà delle api sono un pericolo grave per la biodiversità considerato che questi insetti contribuiscono all’impollinazione", spiegano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale, "Con una produzione in calo, il rischio è ora che venga incrementato ulteriormente l’arrivo massiccio di miele dall’estero che, spesso, di miele ha ben poco. A far, infatti, concorrenza al miele Made in Piemonte non è solo la Cina, ma anche l’Est Europa da cui proviene una gran quantità di miele a basso costo e che non rispetta i nostri standard qualitativi". 

Intanto grazie al decreto 'Sostegni bis' sono stati ottenuti per il settore apistico cinque milioni di euro per fornire un aiuto economico agli apicoltori che hanno subito pesanti danni a seguito delle brinate, gelate e grandinate eccezionali nei mesi di aprile, maggio e giugno 2021. "Le risorse stanziate però non risultano sufficienti rispetto ai danni subiti dal settore apistico durante il 2021 per effetto degli eventi climatici anomali", concludono Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale.

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