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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Delivery, sentenza storica del tribunale di Torino: i riders sono dipendenti subordinati

Una ditta che lavora per Glovo dovrà riconoscere a un rider torinese i diritti previsti dal contratto nazionale di lavoro

È una sentenza che è destinata a fare giurisprudenza quella con la quale il tribunale ordinario di Torino, Sezione Lavoro, ha riconosciuto a un rider torinese la natura subordinata della prestazione lavorativa resa a Foodinho Srl, piattaforma Glovo. 

In sostanza il tribunale di Torino ha accertato che 'tra le parti si è instaurato a partire dall’8 maggio 2019 e sino quanto meno al deposito del ricorso, un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato con il diritto del ricorrente all’inquadramento nel VI livello del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro terziario, distribuzione e servizi'.

Inoltre il giudice ha riconosciuto al rider Enrico Francia, che è anche delegato Nidil Cgil Torino, che il tempo effettivo di lavoro che lo legava alla piattaforma digitale era quello che intercorreva dalla timbratura on line fino all’effettiva conclusione degli slot lavorativi, compresi i tempi di attesa. 

L'azienda Foodinho Srl (piattaforma Glovo) è stata dunque condannata a pagare al lavoratore la differenza economica che manca per le giornate di lavoro effettuate in questo arco temporale, oltre le spese di causa. Si tratta di oltre 15.000 euro. "La sentenza è destinata a fare giurispudenza", ha commentato Francia, "ma mi auguro che a questo punto la politica faccia qualcosa perché non è pensabile che tutti i riders debbano portare in tribunale le piattaforme digitali". 

"L’esito della causa che riconosce la natura subordinata del rapporto di lavoro del signor Francia, assume un particolare rilievo, in quanto destinata a costituire riferimento per l’attribuzione di analoga natura subordinata in favore di tutti i lavoratori che operano sulla  piattaforma di Glovo, posta l’identità delle modalità con cui tale prestazione viene resa dai riders della piattaforma", ha spiegato l'avvocata Silvia Ingegneri. 

La sentenza è stata emessa ieri - martedì 15 novembre - dalla dottoressa Daniela Paliaga, giudice del lavoro. 

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