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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Rider in strada a Torino contro il nuovo contratto: "Vogliamo retribuzione giusta, mutua, permessi e ferie"

Un'azione contro il pagamento a cottimo che "schiavizza contro il sistema di premialità che spinge a lavorare sempre di più e veloce"

Oggi, lunedì 5 ottobre, e domani i rider di Torino scenderanno in strada per sostenere i loro diritti. Oggi pomeriggio dalle 17 alle 19 e domani alla stessa ora, si ritroveranno rispettivamente davanti ai Mc Donald's di piazza Statuto e di via Livorno, per presidiare e distribuire volantini.

Il nuovo contratto

Il 15 settembre è stato firmato da Ugl e Assodelivery il nuovo Ccnl per il lavoro dei ciclofattorini: si tratta del primo contratto di questo tipo in Europa. Un contratto innovativo in quanto definito  "Contratto collettivo nazionale per la disciplina dell'attività di consegna di beni per conto altrui, svolta da lavoratori autonomi." All’art. 7 il rider è definito come 'lavoratore autonomo che, sulla base di un contratto con una o più piattaforme, decide se fornire la propria opera di consegna dei beni, ordinati tramite applicazione'.

No al lavoro a cottimo

"Il Ccnl sottoscritto da UGL e Assodelivery è l’ennesimo attacco delle piattaforme contro il lavoro tutelato e dignitoso - sostiene il sindacato dei rider, Nidil (Nuove Identità di Lavoro) Cgil - Ci mobilitiamo dunque per una retribuzione secondo contratto collettivo nazionale della logistica e orario minimo garantito per il riconoscimento delle tutele previste per il lavoro subordinato come malattia, maternità, lavoro festivo, ferie e permessi". I rider scendono in piazza anche per il riconoscimento dei diritti sindacali di rappresentanza contro il pagamento a cottimo che "schiavizza contro il sistema di premialità che spinge a lavorare sempre di più e veloce". 

Rider contro gli atti violenti

Ma quelle di oggi e domani saranno manifestazioni pacifiche che nulla hanno a che vedere con quella del 25 settembre scorso, organizzata da alcuni rider con lo slogan "rider in lotta" e che Rider Nidil Cgil non può che condannare. In  quell'occasione si sono verificati infatti episodi spiacevoli: strattonamenti, intimidazioni, imbrattamento dei muri della sede dell'Ugl e atti di vandalismo. 

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