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La polizia penitenziaria incrocia le braccia: domani presidio di fronte al carcere di Torino

"Personale esiguo, sovraffollamento e turni estenuanti"

Si accende a Torino la protesta degli agenti di polizia penitenziaria che denunciano aggressioni, tensioni, carenza di uomini e sovraffollamento. Le sigle sindacali Osapp, Uilpa e Sinappe annunciano per domani, venerdì 21 maggio 2021, dalle 10 alle 13.30, un sit-in davanti al carcere delle Vallette.

Le richieste sono di un "immediato intervento da parte dei vertici del Dipartimento amministrazione penitenziaria" per risolvere le questioni che causano "situazioni di gravi criticità, tensione e malessere". "C'è una totale assenza di comunicazione tra i vertici dell'istituto ed il personale di polizia penitenziaria", sostengono i sindacati che hanno scritto al prefetto e al questore per annunciare la protesta. "È triste constatare che il carcere di Torino sia lasciato in queste condizioni - aggiungono - considerato che è tra i più critici d'Italia, se non il più complesso".

Le ragioni della protesta

I sindacati lamentano innanzitutto la carenza di personale: "A fronte di una previsione organica di 894 unità, ne risultano amministrate 779 ed effettivamente presenti 734". In secondo luogo, c'è la situazione di sovraffollamento dei detenuti, "che è il 35% oltre la capienza prevista". In terzo luogo, si contestano i turni estenuanti per il personale presente: "Un operatore del corpo ne avrebbe effettuati 23 consecutivi senza usufruire di alcun riposo". Si chiede inoltre, dopo gli ultimi episodi di violenza, di sospendere l'assegnazione di detenuti con disturbi psichiatrici, anche in questo caso per una questione di sovraffollamento della popolazione di questo tipo. Infine, si chiede "che vengano assicurati alle mamme i primari diritti come la giusta turnazione e i congedi parentali" e che "tutto il personale venga adeguatamente premiato con l'elevazione del punteggio nei rapporti informativi, visto che ha lavorato strenuamente in questo periodo di pandemia".

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