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Covid in Europa, il Piemonte è arancione: cala ancora l'Rt

In Italia solo tre regioni in rosso e l'unico in verde è il Molise

In Europa, il Piemonte è arancione nella mappa aggiornata ieri, giovedì 3 giugno, da Ecdc (Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie). In base all'ultimo report dunque la nostra regione registra meno di 50 casi per 100mila abitanti, con un tasso di positività pari o superiore al 4%. Scende ancora infatti l'Rt puntuale. Nella settimana dal 24 al 30 maggio, l'indice calcolato sulla data di inizio sintomi è passato dallo 0.70 allo 0.64. E' quanto emerge dal pre-report settimanale che dovrà essere validato oggi.

In Italia restano in rosso - e quindi con un'incidenza tra i 50 e i 150 contagi ogni 100mila abitanti - la Calabria, la Basilicata e la Valle d'Aosta. La prima e unica regione italiana a tingersi di verde - colore indicativo della fascia di minor rischio di contagio da covid - è il Molise. Il verde indica che a 14 giorni, l'incidenza è inferiore a 25 casi ogni 100mila abitanti e il tasso di positività al test è inferiore al 4%.

Zona verde: nessuna restrizione

Secondo le ultime raccomandazioni della Commissione europea non ci dovrebbero essere restrizioni - come test o quarantena obbligatoria - per le persone che partono dalle zone verdi. Come viene sottolineato sull’account Twitter dell’Ecdc queste mappe, aggiornate a cadenza settimanale, sono un “supporto alle raccomandazioni del Consiglio europeo per un approccio coordinato sulle restrizioni dei movimenti durante la pandemia di Covid”. In Europa sono in arancione la Germania e gran parte dei territori dell'Est. Continua a dominare il rosso invece in Francia, in Spagna e in Grecia. 

I dati dei vaccini in Italia

Secondo il rapporto settimanale Ecdc, il 45,8% della popolazione adulta dell'Italia è stato vaccinato contro il covid con almeno una dose, meno di Francia (48,2%), Germania (51,5%) e Spagna (46,3%). Ad avere il primato di Malta (65,8%) e Ungheria (62,4%).

Lo 'spread vaccinale' tra Italia e Germania per quanto riguarda coloro che hanno ricevuto almeno la prima dose è di 5,7 punti percentuali, ma la situazione è migliore, considerando la quota di popolazione adulta pienamente vaccinata, cioè con due dosi di AstraZeneca, Moderna o BioNTech/Pfizer o con una dose di Janssen (J&J). In questo senso l'Italia è al 23,5%, davanti sia alla Germania (21,1%) che alla Francia (20,9%), e allineata con la Spagna (23,6%). Prime anche in questo caso sono Malta (49,7%) e Ungheria (44,7%), che però ha iniettato anche vaccini non autorizzati dall'Ema.

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