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Il Comune di Torino al lavoro per una movida più silenziosa: cosa prevede il piano di risanamento acustico

L'obiettivo principale è quello di ridurre i livelli di rumorosità e disturbo

La Città di Torino al lavoro per il risanamento acustico legato alla movida. Nella seduta del 1° marzo 2021, il Consiglio Comunale di Torino ha approvato – con 20 voti favorevoli e 1 astenuto – un Piano comunale di risanamento acustico legato alla “movida”.

Il documento, approvato in Consiglio comunale lunedì 1 marzo, individua obiettivi di risanamento, priorità e linee di intervento, per ottenere una progressiva riduzione nel medio-lungo termine dei livelli di rumorosità e del disturbo. In particolare, il piano privilegia per il risanamento le azioni per la sicurezza urbana nonché il contrasto all’abuso e alla vendita non autorizzata di alcool, le campagne di informazione e partecipazione dei fruitori e dei residenti, gli interventi di riduzione e mitigazione delle esternalità negative delle attività economiche, le azioni sull’offerta di mobilità e sulla gestione della sosta, nonché i programmi di riqualificazione urbana e le iniziative di sviluppo locale, anche attraverso una specifica offerta culturale.

Approccio sperimentale

Sono previste quindi azioni di pianificazione territoriale e ambientale, anche con lo scopo di individuare aree urbane con vocazione alla vita notturna, purché caratterizzate da una limitata esposizione della popolazione residente. Sotto il profilo acustico-ambientale, il piano, per la natura dinamica e complessa del fenomeno della movida, promuove un approccio sperimentale, considerando i diversi contributi al clima acustico complessivo e valutando l’effettiva efficacia delle specifiche azioni sulla scorta degli esiti di monitoraggi di lungo termine e di valutazioni periodiche del disturbo percepito.

La deliberazione votata dalla Sala Rossa prevede anche l’istituzione di un Tavolo tecnico che coinvolgerà le Divisioni competenti per i temi commercio, sicurezza urbana, ambiente, innovazione tecnologica, mobilità e gioventù, con il coordinamento del Gabinetto della sindaca Appendino, nonché le Circoscrizioni territorialmente interessate, al fine di garantire il coordinamento nel quadro delle linee di intervento tra le azioni, individuare i soggetti cui competono gli specifici interventi attuativi, definire le modalità e i tempi per il risanamento e quantificare gli oneri finanziari e i mezzi necessari all’attuazione e al monitoraggio del Piano.

Le aree di intervento

Il Piano assume quali aree prioritarie di intervento quelle individuate dal “Regolamento per l’esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande degli esercizi pubblici” quali ambiti urbani caratterizzati da problematiche collegate al traffico, all’inquinamento acustico, alla fruibilità degli spazi e alla vivibilità del territorio, ovvero: l’area delimitata da corso Dante (ambo i lati), via Nizza, corso Vittorio Emanuele II e corso Massimo d’Azeglio; quella fra corso Regina Margherita, via Napione ambo i lati e corso San Maurizio;
l’area fra via Giolitti, via delle Rosine ambo i lati, via Po ambo i lati, piazza Vittorio Veneto, via Giulia di Barolo ambo i lati, via Verdi ambo i lati, via Roero di Cortanze ambo i lati e corso San Maurizio; l’area fra corso Regio Parco, corso Verona, lungo Dora Firenze.

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