rotate-mobile
Attualità Avigliana

Integrato giocando a basket e lavorando, ma non basta per il permesso: deve emigrare a Madrid

L'amarezza della squadra

Si chiama Ngange Diop, ha 26 anni ma per tutti è semplicemente Gangio. È senegalese e da qualche anno gioca a basket nella squadra seniores Uisp della Polisportiva Avigliana. O meglio giocava, perché ieri, martedì 14 maggio 2019, ha dovuto lasciare l'Italia in quanto diventato improvvisamente irregolare in seguito al diniego da parte della commissione che esamina le richieste di asilo.

Non ha voluto infrangere la legge e così è andato via, a Madrid. I suoi compagni di squadra, avvisati via Whatsapp del fatto che non avrebbe più potuto presentarsi agli allenamenti, hanno voluto raccontare la storia su Facebook.

"Gangio - scrivono - era arrivato da un paio d’anni in Valsusa nel progetto di accoglienza diffusa per richiedenti asilo, dopo aver affrontato il viaggio dal Senegal attraverso il deserto e l’inferno della Libia per poi attraversare il Mediterraneo. La commissione che esamina le richieste di asilo ha respinto per ben due volte la sua domanda e la settimana scorsa il giudice non ha ritenuto valida la richiesta di sospensiva del procedimento di espulsione, in attesa del ricorso in Cassazione. In questi anni di permanenza nel progetto, si era perfettamente inserito nella squadra di basket ed aveva anche raggiunto una buona conoscenza della lingua italiana. Dopo alcuni mesi di tirocinio lavorativo, nelle ultime settimane aveva anche trovato un’occupazione presso una cooperativa sociale del territorio. Tutto questo, per le nuove leggi sull'accoglienza nel nostro Paese, non è stato sufficiente per garantirgli un permesso di soggiorno. La cancellazione del permesso umanitario del decreto sicurezza, ha spezzato le speranze di una vita pacifica e sicura del nostro 'gigante buono' amico e compagno di squadra. Non sappiamo se adesso senza Gangio saremo più sicuri in Italia o se qualche italiano vivrà meglio senza di lui. Noi sicuramente sappiamo che ci mancherà moltissimo e speriamo di poterlo riabbracciare presto e riaverlo in campo con noi".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Integrato giocando a basket e lavorando, ma non basta per il permesso: deve emigrare a Madrid

TorinoToday è in caricamento