Torino brucia. Parchi, giardini e aiuole sono secchi e ingialliti e riuscire a individuare una zona verde è sempre più difficile. La mancanza di pioggia si fa sentire anche in città e ci presenta una natura del tutto insolita, colpita da questo sole incattivito e che di refrigerante, viste le alte temperature, non ha più nulla. I prati sono brulli a Parco Dora, dove da poco c'è stato anche il Kappa Future Festival: appassionati sportivi, fanno jogging in un paesaggio per nulla accogliente, i cani passeggiano con i loro padroni alla ricerca disperata dell'ombra ma non trovano conforto nel manto erboso che ormai è praticamente paglia. 

Così anche alla Pellerina: nel grande parco, meta di chi soprattutto nel week-end non ha modo di allontanarsi dalla città, per trascorrere qualche ora nella natura, le distese di prati gialli si moltiplicano anche se tartarughe e pesci, nei laghetti non ancora in secca, possono dormire ancora - almeno per ora - sonni tranquilli.  Anche al Parco della Colletta la situazione non è migliore. Già dal parcheggio della piscina si intravedono distese di prato secche sotto gli alberi. Idem al Parco Colonnetti in zona Sud, al Parco Ruffini e in qualunque piccola aiuola o giardino che fino a qualche mese fa era verde e oggi è irrimediabilmente tinto di giallo.

Un quadro che, secondo i meteorologi, non migliorerà a breve. Non sono previste precipitazioni almeno ancora per una settimana e la situazione ormai è ufficialmente grave: gli invasi sono ai minimi storici e mostrano una riduzione del 50% rispetto ad anni addietro. Drammatica anche la situazione dell'agricoltura: le prossime due settimane saranno infatti cruciali per salvare le colture.