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“Sì al panino da casa”, via libera dal Consiglio di Stato

L'avvocato Vecchione: "Sentenza di respiro nazionale"

Dopo numerosi pronunciamenti del Tar, il massimo organo di giustizia amministrativa dà ragione alle famiglie, soprattutto torinesi, che in questi mesi hanno sostenuto la battaglia per “il panino libero”. Il Consiglio di Stato questa mattina ha detto sì al diritto al pasto da casa al posto della refezione scolastica e nega alle amministrazioni comunali il potere di impedire l'introduzione in mensa di cibo fatto dalle famiglie. 

Vinta la battaglia per “il panino libero”

Come scrive “Repubblica” la battaglia per “il panino libero”, partita da un gruppo di genitori che protestavano contro il costo eccessivo delle mense a Torino, riceve per la prima volta una legittimazione nazionale, dopo le tante sentenze di tribunali civili e amministrativi in giro per l'Italia.

“Questa sentenza è destinata ad avere un respiro nazionale” spiega l'avvocato torinese Giorgio Vecchione, che da anni difende le famiglie che si sono rivolte ai giudici per permettere ai figli di portarsi il pasto da casa. “Il supremo giudice della Giustizia Amministrativa non solo ha confermato la propria competenza, ma anche riconosciuto il diritto dei genitori ad agire in giudizio – esulta il legale –. Nella sentenza si spiega come i Comuni non possano approvare regolamenti che impongano prescrizioni ai dirigenti scolastici, limitando la loro autonomia con vincoli in ordine all’uso della struttura scolastica e alla gestione del servizio mensa”.

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