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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

Quando tecnologia e verde si uniscono in un edificio per creare bellezza: 4 esempi a Torino

Dal "25 verde" a Green Pea, fino ai nuovi progetti sociali

Natura e tecnologia sono spesso considerate elementi contrapposti: dove c'è l'una non c'è l'altra. Ma non è per orza così, anzi è proprio l'armonia tra questi elementi che può garantire allo stesso tempo progresso e sostenibilità.

E la dimostrazione è (anche) nell'architettura, come si può notare in diversi edifici, adibiti a vari usi, che si possono osservare a Torino. Ecco alcuni esempi, alcuni più recenti, altri già più datati e noti.

I Giardini Verticali della Casa di Ospitalità Notturna in corso Tazzoli

Un nuovo progetto ha visto la luce nelle scorse settimane: due grandi giardini verticali sono stati posti in opera a rivestimento della Casa di Ospitalità Notturna di corso Tazzoli 76, struttura abitativa della Città di Torino che accoglie le persone senza dimora. Un intervento che darà nuova vita all'edificio e porterà benessere ai suoi fruitori, puntando tutto sul verde e sui suoi effetti ambientali, psicologici e di cura.

L'intervento appena concluso consiste in due giardini verticali realizzati con il sistema in vasca VP-MODULO. Nella selezione delle essenze botaniche, a cui ha collaborato anche l’Università di Torino nel proporre specie che possano favorire la biodiversità, l’azienda ha privilegiato piante erbacee perenni e graminacee che garantiranno un effetto rigoglioso già dalla prossima primavera senza tuttavia richiedere una cura frequente.

L’idea alla base del progetto è stata quella di unire la necessità di un intervento migliorativo sull’edificio a un vero e proprio progetto di carattere sociale imperniato sull’utilizzo del verde come elemento di valore aggiunto; in un momento così particolare, durante il quale gli ospiti della struttura passano molte ore del giorno nelle proprie stanze, poter dare loro un contesto più accogliente e di qualità è sembrato un elemento di particolare importanza.

A monitorare l'intervento anche ARPA Piemonte che grazie all’installazione dei propri sensori sarà in grado di comparare i dati sul comfort termico dell'edificio prima (misurazioni di agosto 2020) e dopo l'installazione delle pareti verdi. Ci si aspetta che la schermatura operata dai giardini verticali porti a un sensibile miglioramento dei dati ambientali e di comfort.

A breve partiranno anche i lavori per il giardino verticale all’interno dell’Istituto Comprensivo “A. Cairoli”, in collaborazione con il Servizio Edilizia Scolastica della Città; questa volta si tratterà di una grande parete verde indoor il cui scopo sarà stimolare un rapporto nuovo e quotidiano dei bambini con la natura.

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Green Pea, "l'edificio più bello del mondo"

Accanto a Eataly Lingotto è appena nato Green Pea, il nuovo progetto di Oscar Farinetti dedicato proprio ai prodotti sostenibili. E non poteva essere da meno l'edificio che lo ospita, che secondo lo stesso Farinetti è "il più bello del mondo". 

Il building di Green Pea, infatti, è stato progettato come un elemento innovativo e resiliente, sostenibile in ogni suo dettaglio. Una struttura avveniristica che è, essa stessa, il manifesto di Green Pea. Immaginato come l’edificio più sostenibile e più bello possibile. Il palazzo di Green Pea dimostra l’efficacia della produzione di energia attraverso l’impiego di fonti rinnovabili che garantiscono alta efficienza e riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.

L’edificio è infatti alimentato tramite pozzi geotermici, pannelli fotovoltaici e solari, elementi per la captazione di energia eolica e per il recupero dell’energia cinetica.

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25 Verde, la foresta abitabile di Torino

"25 Verde" è il nome di un palazzo di 63 abitazioni che si trova in via Chiabrera 25 (all'inizio del Parco del Valentino nei pressi del ponte Isabella) e si chiama “25 Verde”. Ma di fatto è nota come “la foresta abitabile di Torino”.

L'epiteto boschivo per questo complesso non è affatto casuale: tra balconi, pareti e finestre convivono con i fortunati residenti anche 150 alberi ad alto fusto e 50 piante più piccole che ogni ora producono circa 150.000 litri di ossigeno (e di notte assorbono circa 200.000 litri di anidride carbonica all’ora), con evidenti vantaggi per la vivibilità dei residenti, per la sostenibilità ambientale del palazzo e anche per il miglioramento dell'aria inquinata dalle polveri sottili. E poi attutiscono i rumori, mitigano la temperatura sia d'estate filtrando i raggi del sole con le chiome degli alberi, sia d'inverno quando riparano dal freddo lasciando passare la luce.

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Prossimo progetto: un tetto verde e una serra aeroponica per l'Ostello Open 011

Guardando al prossimo futuro, c'è un progetto che riguarda l’ostello Open 011 - Casa della Mobilità Giovanile e dell'Intercultura, in corso Venezia: la Giunta Comunale, su proposta dell’Assessora Maria Lapietra, ha infatti appena approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di un tetto verde e di una serra aeroponica, nell’ambito del progetto europeo CWC City Water Circles.

L'intervento - della spesa complessiva di 57.160 euro interamente coperta dal contributo europeo - è stato progettato dal Servizio Urbanizzazioni della Città, e doterà l'ostello in corso Venezia 11 di un'infrastruttura in grado di creare un sistema circolare vantaggioso di recupero delle acque piovane. Le piante messe a dimora nel giardino e quelle coltivate in vasche saranno infatti alimentate da un sistema di irrigazione a goccia (tetto verde) e da un nebulizzazione di H2O arricchita di fertilizzanti (serra aeroponica) utilizzando esclusivamente l'acqua delle piogge raccolta dal tetto. 

Nella serra saranno coltivati frutta e verdura per la struttura di accoglienza, senza che sia necessario nessun consumo idrico potabile. La terrazza di 170 mq diventerà inoltre un punto di aggregazione per gli ospiti dell'ostello, che potranno così godere di un ambiente fresco, i cui effetti benefici saranno percepiti dagli abitanti dell’intero isolato.

È previsto inoltre un terzo sistema di recupero delle acque con la realizzazione di un Giardino della Pioggia ricavato nel cortile della struttura, dotato di piante in grado di resistere alla siccità e all’umidità. Si tratta di un sistema diffuso in molte città europee, che si sta cominciando a sperimentare anche a Torino, con la realizzazione di aree verdi e giardini con l'obiettivo di gestire e controllare le grandi quantità d'acqua piovana e ridurre gli allagamenti in occasione di forti piogge.

Per la Città di Torino si tratta del quinto tetto verde realizzato su edifici pubblici dal 2008 ad oggi. Le strutture in cui sono stati realizzati gli altri interventi sono: la Casa nel Parco Colonnetti, il Parco d'Arte Vivente in via Giordano Bruno, il bocciodromo La Tesorina in corso Moncalieri e la ludoteca il Paguro in via Oropa.

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