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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Stanotte torna l'ora legale, lancette in avanti: "Un mix critico col Coronavirus"

Un'ora di sole in più ma dormiremo un'ora in meno

L'ora legale nel 2020 entrerà in vigore questa notte, fra sabato 28 e domenica 29 marzo. Occorrerà spostare in avanti di 60 minuti le lancette dell'orologio - l'ora consigliata sono le 2.00 - e ciò comporterà di fatto un riposo inferiore. Pomeriggi più lunghi dunque e un'ora di sonno in meno. Per una piccola parte di popolazione infatti il cambio orario porta - per qualche giorno - lievi fastidi come sonnolenza e irritabilità, ma per la maggior parte delle persone solitamente non provoca nessun disagio.

"La parola dell'esperto"

"Tra sabato e domenica entrerà in vigore l'ora legale con la riduzione di un'ora del sonno, proprio mentre tutti sono travolti dall'epidemia del coronavirus e dalle sue stringenti limitazioni e complesse problematicità. Si tratta di un mix critico che turba il sonno a tanti, troppi, e che va affrontato e governato con il metodo prima ancora che con i farmaci. Uno scenario, insomma, in cui è importante dare la giusta priorità al nostro sonno e alla nostra salute".

A sostenerlo è il professor Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca e la cura dei disturbi del sonno onlus. L'esperto ha poi lamentato che "c'è chi pensa che la perdita di una sola ora di sonno possa essere annullata dal fatto di essere relegati in casa senza poter lavorare o, al massimo, impegnati con il telelavoro. In realtà sarebbe superficiale non riconoscere la potenziale minaccia dell'ora legale durante questo periodo stressante. Per questo la domanda è: alla luce dei crescenti disagi, si sarebbe potuta sospendere l'adozione dell'ora legale per quest'anno?"

Il professor Peverini ha precisato che "in queste ultime settimane molti miei pazienti hanno segnalato una crescente minore regolarità, durata e qualità del loro sonno. E' quindi ben evidente quanto l'attuale situazione legata alla pandemia da Covid 19 abbia interferito con l'equilibrio, già per molti faticoso, di un buon ritmo giorno-notte e di gestione dell'ansia".

Come limitare i disagi

"Se per i pesanti risvolti della pandemia da Covid-19 e per le molte preoccupazioni connesse, l'ansia impedisce di addormentarsi o tiene svegli durante la notte", secondo l'esperto "si possono tentare contromisure metodologiche adeguate, prima ancora di ricorrere a farmaci o a cambiamenti delle terapie in atto.

Si tratta di limitare l'esposizione all'attuale bombardamento mediatico, curare il proprio corpo, evitare troppa caffeina e alcol, cercare ove possibile di fare qualcosa di divertente con la famiglia, connettersi con i propri cari e trasmettere serenità, scansare l'isolamento sociale, avere cura della propria mente, tentare di darsi un ritmo giornaliero efficiente per alimentazione e sonno", ha concluso il prof. Peverini.

L'Italia ha scelto di mantenere l'ora legale

L'Italia dunque continua a dire sì al passaggio dall'ora solare all'ora legale. Negli ultimi anni infatti questo è uno dei temi al centro di un dibattito politico a livello europeo e da qualche tempo se ne valuta anche l'abolizione. Ma il governo Conte, a questo proposito, ha depositato a Bruxelles una richiesta formale per mantenere intatta la situazione attuale, senza variazioni. Nel nostro paese quindi è stata respinta l'abolizione del doppio orario che per il momento, resterà ancora in vigore. 

L’ora legale è una convenzione utilizzata per sfruttare il più possibile, nel periodo estivo, l’illuminazione naturale data dal sole e conseguentemente avere dei risparmi sui consumi energetici. Dal 2001 in tutti i Paesi dell’Unione europea l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre.

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