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Attualità Vanchiglia / Via Giulio Carcano

Sale la rabbia degli studenti, 20 le scuole occupate: venerdì la manifestazione nazionale

A spingere la mobilitazione, la morte occorsa ieri a uno studente marchigiano durante uno stage curriculare

Continua l'agitazione nelle scuole di Torino e provincia. A un mese dalla morte a Udine di uno studente durante uno stage di alternanza scuola-lavoro, aumentano infatti gli istituti occupati, alcuni di questi anche di notte, in attesa della mobilitazione nazionale di venerdì prossimo contro stage, seconda prova scritta all'esame di maturità e repressione. Sono al momento circa una ventina le scuole dove è in atto la mobilitazione e nei prossimi giorni potrebbero aggiungersene altre: le ultime ad essersi aggregate - tra ieri e oggi - l'Albe Steiner di via Monginevro, l'Istituto Regina Margherita di via Valperga Caluso, il Primo liceo artistico di via Carcano, l'Einstein di via Bologna e in provincia il Darwin e la Romero di Rivoli, la Buniva di Pinerolo, il Monti di Chieri, il Pininfarina di Moncalieri e il Curie di Collegno. 

Regolamentazione o abolizione dell'alternanza scuola-lavoro

E se ad accendere la scintilla è stata la tragedia del 18enne che ha perso la vita a Udine, a fomentare la rabbia anche l'incidente d'auto occorso proprio ieri - lunedì 14 febbraio - a Giuseppe Lenoci, il sedicenne, morto nelle Marche durante uno stage curriculare di termoidraulica. Inoltre, l'occupazione, nata principalmente per chiedere l'abolizione, o comunque la regolamentazione, dei cosiddetti Pcto, l’ex alternanza scuola-lavoro introdotta dalla “Buona Scuola” di Renzi, diventa anche l'occasione per sollevare i molteplici problemi che da anni tormentano le scuole e gli studenti: buchi nelle pareti, soffitti che cadono a pezzi, impianti di riscaldamento che non funzionano e chi più ne ha, più ne metta.

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Maturità, "No alla seconda prova scritta" 

Inoltre, il problema che molte scuole stanno cercando di mettere in evidenza - il Pininfarina di Moncalieri in particolare, i cui studenti al momento occupano la succursale adiacente alla sede - è la seconda prova scritta all'esame di maturità. Il ritorno allo scritto, secondo loro, in questo particolare momento storico, in cui le lezioni da due anni a questa parte si sono prevalentemente svolte con la didattica a distanza, rischia di diventare un danno. "Questa decisione non rispecchia assolutamente il percorso fatto - affermano gli studenti del Pininfarina -. Con essa, le istituzioni non fanno che assicurare ancora una volta che la Dad è stata perfettamente sostitutiva alla presenza. La nostra non è una richiesta di agevolazioni, ma una risposta alla necessità di essere valutati per il percorso svolto". 

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Fondamentalmente insomma è 'ripensare la scuola': l'obiettivo che spingerà venerdì prossimo, migliaia di studenti di tutta Italia, a scendere in piazza. A Torino, l'appuntamento è in piazza XVIII Dicembre. 


 

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