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Mense scolastiche, il servizio con le nuove ditte è in fase di rodaggio: ritardi, criticità e qualche lamentela

Comune al lavoro per risolvere i problemi

Dopo undici anni è entrato in vigore, per questo inizio di nuovo anno scolastico, il nuovo appalto per la ristorazione collettiva nelle scuole torinesi. Le scuole sono state suddivise in 8 lotti, ognuno corrispondente a una Circoscrizione, e affidati a 4 ditte diverse: dei lotti 1 e 3 se ne occuperà Ladisa; 2 e 5, Euroristorazione; 4 e 7, Vivenda e 5 e 8, Camst. A causa di questioni legali, due lotti hanno avuto il cambio di gestore solo il 2 ottobre, mentre gli altri sei lotti hanno iniziato il servizio l'11 settembre, primo giorno di scuola.

Un cambiamento rilevante che richiede alle ditte, ma anche alla Città, un grande impegno organizzativo, considerando che si tratta di fornire più di 40.000 pasti al giorno, con una crescita delle richieste negli ultimi periodi.

Ritardi e lamentele

E infatti nei primi giorni, in fase ancora organizzativa, si sono verificati alcuni problemi nel servizio, soprattutto riguardanti la fornitura delle materie prime, i ritardi nelle consegne dei pasti per le scuole elementari e medie e la corretta gestione delle diete speciali. E non sono mancate le prime lamentele da parte delle famiglie, ma la qualità della ristorazione scolastica resta al centro dell'attenzione dell'Assessorato ai Servizi educativi pertanto la collaborazione con le i genitori è fondamentale. 

Per questo motivo - spiega l’assessora alle Politiche Educative Carlotta Salerno - pur comprendendo i naturali problemi delle ditte connessi al periodo di transizione e rispettando il loro grande sforzo nel lavoro, abbiamo ritenuto necessario agire immediatamente. Sul fronte formale, grazie alle segnalazioni sulla piattaforma Prisma, sono state emesse le relative contestazioni. Sul fronte del confronto è iniziato un percorso serrato con tutte le ditte per individuare ogni problematica nella catena del servizio e risolverla puntualmente”. 

La Città sta inoltre promuovendo il dialogo costruttivo tra le ditte, nelle persone dei referenti territoriali e le scuole, affinché si costruisca un rapporto che caratterizzi tutto il prossimo quinquennio di lavoro. Qualora le problematiche non venissero risolte in tempi brevissimi, non si escludono provvedimenti amministrativi e legali, che potrebbero portare anche alla risoluzione contrattuale.

Verso la risoluzione dei problemi

In questa fase gli uffici della Ristorazione Scolastica della Città e l’Assessorato ai Servizi Educativi sono al lavoro per prendere in carico con la massima attenzione ogni segnalazione, da scuole o genitori, per risolverla e per dimostrare a scuole e famiglie la centralità del tema e dei loro riscontri. È inoltre partito un calendario serrato di sopralluoghi nelle scuole, cominciando da quelle con maggiori criticità, e nei centri di cottura. 

“La Città ha scommesso molto sul nuovo appalto della ristorazione e ha investito su di esso un’importantissima mole di risorse - aggiunge Salerno -. Abbiamo scelto la strada della qualità perché la ristorazione collettiva è un momento educativo di primaria importanza e vogliamo che per bambine e bambini, ragazze e ragazzi e insegnanti, sia un’esperienza soddisfacente. Sapevamo che le prime settimane di un cambio così epocale sarebbero state delicate, motivo per cui abbiamo in campo una task force totalmente dedicata alla ristorazione".

E aggiunge: "Vogliamo che i problemi legati all’avvio vengano risolti in brevissimo tempo, così da poter iniziare con la parte più significativa e interessante di questo nuovo percorso: la progettazione con scuole e famiglie e l’innovazione alimentare. Ho personalmente già incontrato più volte le ditte e i contatti, con gli uffici e con me, sono costanti. Stiamo inoltre intervenendo anche con sopralluoghi e verifiche”.
 

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