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Coronavirus: in Piemonte cinque non vaccinati finiscono in terapia intensiva per ogni vaccinato

I dati in rapporto alle due popolazioni

Il 74% (ossia 17, di cui 13 uomini e quattro donne) dei ricoverati per coronavirus nei reparti di terapia intensiva degli ospedali piemontesi non è vaccinato. È quanto emerge dai dati diffusi dalla Regione Piemonte oggi successivamente al bollettino giornaliero. Il più giovane dei ricoverati in terapia intensiva è un uomo di 42 anni, mentre ci sono anche otto over-50, sette over-60 e un solo over-70. Per quanto riguarda invece i sei pazienti vaccinati (tre uomini e tre donne, pari al 26% del totale), si tratta di persone con un quadro clinico serio per patologie pregresse. Di questi, nessuno ha meno di 60 anni, mentre ci sono tre over-60, due over-70 e un over-80.

Dei 180 ricoveri in terapia ordinaria i pazienti non vaccinati sono 107, pari al 59,4% del totale. Ma il dato non deve ingannare in quanto le due popolazioni di partenza (vaccinati e non vaccinati) sono molto diversi, con una decisa prevalenza numerica dei primi. In Piemonte le persone che hanno completato il ciclo vaccinale, a oggi, sono 2.712.477 (in questi comprendiamo anche le 8.404 persone che hanno fatto la terza dose) su una popolazione totale della Regione di 4.273.210. Coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale (inserendovi anche coloro che hanno meno di 12 anni, che al momento non possono essere sottoposti al vaccino) sono quindi 1.560.733.

Da questi dati si desume che i vaccinati ricoverato negli ospedali sono lo 0,00003% del loro totale, mentre i non vaccinati sono lo 0,00008%, ossia oltre ben oltre il doppio, con un dato più vicino al triplo. Nel dato va considerato, come detto, che la popolazione non vaccinata è molto più giovane di quella vaccinata, visto che vi sono compresi tutti gli under-12. Per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva i numeri per i non vaccinati sono ancora peggiori: si parla di 0,000011% non vaccinati contro 0,000002% vaccinati, ossia oltre cinque volte tanti (e vale sempre il dato che la popolazione dei non vaccinati è edulcorata dalla presenza di tutti gli under-12, altrimenti il gap sarebbe ancora più profondo). In definitiva, dati del Piemonte mostrano che chi è vaccinato è molto più protetto da eventi gravi rispetto a chi non lo è.

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