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I No Green Pass protestano a Porta Palazzo: "Non è colpa nostra se gli ospedali tornano a riempirsi"

Ma davanti alla Torre dell'orologio sono solo una decina

Le manifestazioni contro l'obbligo della certificazione verde sul posto di lavoro non si fermano nemmeno l'ultimo giorno dell'anno. Ma erano una decina appena i No Green Pass che questa mattina presto, si sono ritrovati a Porta Palazzo, a Torino, davanti alla Torre dell'Orologio. "È uno strumento discriminatorio - dicono -, come anche configurato dal diritto italiano ed europeo: chiediamo la revoca immediata".

Distribuiscono volantini - qualcuno indossando la mascherina, qualcuno no - e invocano la libertà di scegliere sottolineando che "se oggi nelle terapie intensive tornano a salire i numeri, non è colpa dei No Vax" . 

Le richieste 

E non solo. Pretendono anche la sicurezza sul luogo di lavoro con tamponi a carico delle aziende ed eventualmente un presidio all'interno o nei pressi delle stesse, gratuito, per l'accertamento di positività al covid per i lavoratori. E ancora, il pagamento delle giornate perse dai lavoratori a cui è stato rifiutato l'ingresso in azienda e, in segno di solidarietà, la cessazione di ogni forma di violenza o repressione da parte delle forze dell'ordine nei confronti di coloro che protestano contro il green pass.

Capodanno di protesta 

E nei prossimi giorni le azioni di protesta non si esaurirannno. Anzi. Con l'inasprirsi delle restrizioni governative, il Coordinamento lavoratori 'No Green Pass', che sono in mobilitazione dallo scorso ottobre, annunciano altre manifestazioni. La prima già domani, 1 gennaio, alle 15, per dare il benvenuto al 2022, in piazza Castello aperta a "tutti coloro che hanno deciso liberamente di non sottoporsi al ricatto governativo, di fatto un obbligo vaccinale surrettizio per poter accedere al proprio posto di lavoro". 

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