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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Salone del Libro: "AAA cercasi nuovo direttore". Ma Nicola Lagioia non si ricandida

Pubblicata la manifestazione di interesse per selezionare la nuova guida della più importante manifestazione torinese

Nicola Lagioia con un post su facebook ha confermato quel che tutti sapevamo già da tempo, ovvero che lui dopo l'edizione del maggio 2023 non sarà più il direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino. Lo ha fatto poco dopo la pubblicazione della 'manifestazione di interesse' propedeutica alla nomina del nuovo direttore o della nuova direttrice. Il Salone del Libro è dunque alla ricerca di una nuova direzione. 

"Io ho deciso che non parteciperò e non presenterò domanda", ha scritto Lagioia in un post su facebook, "Inoltre, non parteciperò al processo di selezione e nomina. È una decisione presa e annunciata oltre un anno fa ai titolari del marchio, alle colleghe e ai colleghi di lavoro, alla sindaca e poi al sindaco di Torino, al presidente della Regione Piemonte, ai sostenitori della manifestazione, a molti editori. Naturalmente, se avessi partecipato non è detto che avrei vinto, ma il fatto è che con l’edizione di maggio 2023, dopo 7 anni, considero conclusa la mia esperienza di direttore del Salone". 

Lagioia, in un post che ripercorre i suoi anni alla guida della manifestazione più amata dai torinesi, parla di una storia incredibile e bellissima. E parte proprio dall'inizio: "Quando fui chiamato a dirigere il Salone, nell’autunno del 2016, c’era una situazione critica, alla quale sono seguite situazioni potenzialmente catastrofiche (al rischio della scomparsa della manifestazione, nel 2017, aggiungo il fallimento della vecchia Fondazione sotto i debiti accumulati negli anni precedenti; nonché la pandemia). Abbiamo dovuto salvare il Salone diverse volte, affrontando avventure (aggiungo i non pochi cambi di assetto amministrativo e istituzionale) a dir poco rocambolesche. La bella notizia è che il Salone non è stato solo salvato, ma stabilizzato, rilanciato, innovato, rafforzato. Oggi è una delle fiere editoriali di maggiore solidità e successo al mondo".

La decisione di non ricandidarsi, spiega Lagioia, nasce da diverse considerazioni. In primis la necessità di favorire il ricambio al vertice della manifestazione e la convinzione, dice, che questo sia salutare. Soprattutto perché Lagioia vanta di lasciare il Salone dopo averlo salvato e portato a essere una delle manifestazioni più solide in circolazione. 

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