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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La strage silenziosa del caldo killer: in 50 giorni 131 morti in più tra gli over-65

Pubblicati i dati della ricerca dell'Arpa Piemonte sulle ondate di calore tra maggio e giugno

Mentre si attendono i giorni più caldi di sempre il prossimo fine settimana, Arpa Piemonte ha diffuso i dati della mortalità correlati alle ondate di calore che hanno colpito la regione tra maggio e giugno 2022. Si tratta di una strage silenziosa: un aumento delle morti in particolare tra la popolazione anziana che non sostiene temperature tropicali, tanto più se queste avvengono completamente fuori stagione. Di seguito il rapporto, che evidenzia come nei 50 giorni presi in esame vi sia stato un aumento di morti di 131 unità nella fascia di popolazione con più di 65 rispetto a quelli attesi.

A maggio un'anomalia termica di +2 gradi

Il mese di maggio in Piemonte è stato tra i più caldi degli ultimi 60 anni e si contende il primo posto con il 2009; è stata registrata una temperatura media di 15.2 gradi Celsius con un’anomalia termica di oltre 2 gradi Celsius rispetto al periodo 1991-2020.

A Torino le temperature massime si sono posizionate al terzo posto dopo il 2009 e il 2011, mentre le minime sono state le più elevate dal 1958.

In particolare, a maggio nei giorni dal 10 al 28 maggio la temperatura massima apparente negli stessi giorni è stata superiore ai 27 gradi Celsius (soglie di disagio fisiologico che richiede cautela o quando è maggiore di 32 gradi Celsius estrema cautela).

A giugno un'anomalia termica di +2,6 gradi

Il mese di giugno in Piemonte è stato nuovamente molto caldo e si è posizionato al 2° posto dal 1958 dopo il 2003 con un’anomalia di 2.6 gradi Celsius rispetto al periodo climatologico 1991- 2020. Anche a Torino sia le temperature massime che le minime sono state le più calde dopo il 2003.

A giugno la temperatura massima apparente è rimasta sopra al livello di disagio tutto il mese e sopra il livello di estrema cautela dal 4 al 7, dal 10 al 22, dal 24 al 27 e dal 29 in poi; le notti tropicali (temperatura minima maggiore o uguale a 20 gradi Celsius), importanti per il recupero fisico del corpo umano sono state dal 13 al 21 giugno e il 27 e il 30.

Le tre ondate di calore tra maggio e giugno e l'aumento dei decessi

Tra maggio e giugno 2022 a Torino sono state osservate tre ondate di calore. La prima, nonché la più lunga e la più intensa, dal 9 al 30 maggio, la seconda dal 2 al 9 giugno e la terza, quella con il più forte impatto sanitario, dal 12 al 23 giugno.

L’ondata di maggio è iniziata il 9 maggio, per una durata di 22 giorni, e per 14 giorni si è rilevato un valore stimato di heat stress index maggiore o uguale a 9. Il numero di decessi osservati tra il 9 ed il 30 maggio 2022 tra i residenti a Torino deceduti nel capoluogo di regione è pari a 541, di cui il 90% over65 (485 deceduti) e il 77% over75 (416 deceduti). Il numero medio di decessi osservati giornalmente tra gli over65 è pari a 22.1, valore statisticamente superiore rispetto al valore atteso previsto per lo stesso periodo, pari a 20.6 decessi giornalieri.

Nella terza ondata dell’estate 2022, tra il 12 ed il 23 giugno, tra gli over 65, è stato osservato un numero maggiore di decessi rispetto all’atteso, complessivamente 311 contro 238, e la media di decessi giornaliera è stata di 25.9 verso 19.8 attesi. Inoltre, il 19 giugno è stato il giorno con il più alto numero di decessi osservati, pari a 40.

Complessivamente, nei 53 giorni del 2022 presi in esame, dal 9 maggio al 30 giugno, i decessi osservati totali sono 1332, di cui 1200 tra gli over65 verso un atteso di 1069.1 nella stessa fascia di età. In sostanza, i 131 decessi in più sarebbero da addebitare proprio allo stress termico.

Per una più esaustiva comprensione del fenomeno della mortalità estiva tra gli over65 a Torino si precisa che il 2022 è stato caratterizzato da un inverno (a partire dagli ultimi mesi del 2021) con un eccesso di mortalità osservata rispetto all’atteso tra gli over65, che ha avuto il suo picco a gennaio, dove le categorie più deboli, over65, hanno avuto un tasso elevato di mortalità per covid. È necessario, quindi, tenere conto nell’osservazione dei dati della mortalità estiva dell’effetto pandemico già a decorrere dall’inizio anno 2020 in cui probabilmente il virus era già circolante nella popolazione, anche se la sua presenza è stata formalmente riconosciuta a partire dal mese di febbraio 2020.

Nelle prime due settimane di luglio si sono registrate temperature molto elevate, i cui eventuali effetti sulla salute in termini di mortalità saranno valutati al termine della stagione estiva, quando verranno effettuati tutti gli approfondimenti, tenendo anche conto rispetto ai decessi osservati a Torino nel 2022 dell’effetto dovuto alla mortalità per covid.

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