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Diffusione Coronavirus in Piemonte, i ricercatori di UniTo individuano un nuovo modello computazionale

La ricerca considera anche i soggetti asintomatici

Un modello computazionale per studiare la diffusione del Coronavirus in Piemonte. E' il modello sviluppato da tre gruppi di ricerca di diverse discipline dell’Università di Torino, usando i dati di sorveglianza raccolti dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile. L'idea permette di esplorare gli effetti delle strategie di controllo attuate dal Governo e dalla Regione Piemonte, variando la risposta della popolazione a tali restrizioni.

Questo lavoro interdisciplinare nasce dalla collaborazione di tre gruppi di ricerca, due afferenti al Dipartimento di Informatica e uno al Dipartimento di Scienze Mediche: gruppo di Quantitative Biology (riferimenti Dr Marco Beccuti, Dr Francesca Cordero), gruppo di Modellistica Quantitativa e Valutazione delle Prestazioni di Sistemi (rif. Prof. Matteo Sereno); gruppo di Epidemiologia (rif. prof. Lorenzo Richiardi, prof.ssa Milena Maule).  

Un modello che considera anche gli asintomatici

Il modello proposto considera non solo il numero di individui positivi al Covid-19, ma anche il numero di casi non rilevati (soggetti asintomatici), che possono potenzialmente infettare il resto della popolazione favorendo la rapida diffusione del Coronavirus 2 sul territorio piemontese. La frazione dei casi non rilevati è infatti essenziale nella diffusione Covid-19.

"Mediante il nostro studio – spiegano i ricercatori - vengono eseguite analisi che provano a rispondere a quesiti del tipo: “Qual è l’impatto sulla diffusione dell’epidemia nel caso in cui la percentuale di infetti asintomatici è pari al doppio, triplo, etc. del numero di infetti diagnosticati?”. I risultati ottenuti mostrano che la risposta della popolazione alle varie restrizioni governative risulta efficace nel contenimento della diffusione dell’epidemia Covid-19, indipendentemente dal numero di soggetti asintomatici presenti nella comunità". 

Un modo per individuare le giuste politiche di gestione

I modelli computazionali utilizzano i computer per studiare e simulare il comportamento di sistemi complessi permettendo di migliorare le conoscenze del sistema in studio e valutare le politiche di gestione da adottare. In ambito epidemiologico, i modelli computazionali possono essere utilizzati per lo studio di politiche di contenimento e gestione dell’epidemia. Le ricerche alla base del lavoro fanno un ampio utilizzo delle infrastrutture di calcolo a disposizione dell' Università degli Studi di Torino (Centro di Competenza sul Calcolo Scientifico - C3S - Università di Torino e HPC4AI).

Il lavoro attuale è uno studio preliminare sottomesso per la pubblicazione (e quindi a revisione da parte della comunità scientifica) su un'importante rivista scientifica, BMC Medicine. I tre gruppi svilupperanno analisi simili per altre Regioni italiane e verranno valutate le possibili strategie per l’allentamento delle misure di controllo.

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